Falsi certificati inerenti visite legali mai avvenute per confermare i decessi e anche le cause. A Roma è scoppiato lo scandalo.

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 10.386 unità e portano il totale a 2.739.591. Nelle ultime ventiquattro ore 366 morti che fanno salire le vittime a 94.171 e 14.444 guariti che raggiungono quota 2.251.734.
I casi attualmente positivi sono 393.686, – 4412 rispetto a ieri. I ricoverati scendono a 18.463, – 52 mentre gli assistiti nelle terapie ntensive sono 2074, – 15 da ieri.
Covid: certificati di morte falsi
Il Covid, purtroppo, per molti malavitosi è opportunità di fare business. Qualche giorno fa è stato scoperto un 45enne vendere certificati medici falsi dei tamponi negativi all’Aeroporto di Capodichino, alla cifra di 50 euro. L’uomo, beccato dalla Polizia di Frontiera Aerea, è stato denunciato. assieme alla donna che aveva appena acquistato il falso certificato per poter partire per il Marocco.A Roma,invece,i Nas hanno rinvenuto oltre 400 certificati per false visite – mai avvenute – su cadaveri. Le visite fasulle erano funzionali non solo a confermare i decessi ma anche le cause. Tra questi anche decessi che si sospetta possano essere legati al Covid. I certificati falsi venivano consegnati – dietro lauto pagamento – ai responsabili di alcune agenzie funebri della Capitale. Al centro delle indagini due funzionari di una Asl di Roma che sono accusati di corruzione, falsità ideologica e materiale e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Spetterà ora ai Carabinieri capire le reali cause dei decessi ma non sarà facile poiché alcuni cadaveri sono stati già sepolti. La firma di alcuni medici legali sui certificati falsi serviva ad accelerare alcune pratiche che altrimenti – visto il periodo di pandemia – avrebbero avuto un iter decisamente più lento. Non si sa se le firme siano state falsificate dai funzionari della Asl o se anche i medici fossero coinvolti. Tutto è partito da un’indagine delle Forze dell’Ordine riguardante certificati falsi finalizzati ad ottenere la pensione d’invalidità oppure per dimostrare un inesistente aggravamento di una patologia preesistente e accedere così all’assegno statale. L’Assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha assicurato che i funzionari delle Asl capitoline “infedeli” verranno allontanati quanto prima: “Le mele marce vanno allontanate“. D’Amato ha, inoltre, specificato che la Regione Lazio si costituirà come parte civile nell’eventuale procedimento.