Famiglia Reale: non può giocare a Monopoly, ecco perchè

Il protocollo della Royal Family è molto rigido, le regole impongono che si segua un determinato comportamento.

Royal Family (Il Quotidiano Italiano)
Royal Family (Il Quotidiano Italiano)

La Famiglia Reale vive nel lusso sfrenato e nell’eleganza, ma non è tutto oro quello che luccica: la vita della Regina e dei suoi eredi è tutt’altro che semplice. Ogni membro di Buckingham Palace deve seguire obbligatoriamente un rigido protocollo di comportamento, che influenza il modo di vestire, di muoversi in pubblico, di assistere ad eventi. Esiste persino una regola che spiega come tenere in mano una tazzina da thè. Sono tante le cose che non si possono fare: non si possono tenere le gambe accavallate, è assolutamente vietato indossare jeans strappati, zeppe oppure sfoggiare smalti di colori accesi – solo nude o nuance sul rosa.

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Il galateo non risparmia nessuno, la stessa Regina deve assolutamente seguire ogni minimo aspetto dell’etichetta di palazzo in modo particolarmente preciso.

Ma sapevate che esiste un’imposizione che riguarda addirittura i giochi di società? Le limitazioni del codice di comportamento diventano così assurde.

Bandito un famosissimo gioco da tavolo

La Regina Elisabetta II e Kate Middlenton (TPI)
La Regina Elisabetta II e Kate Middlenton (TPI)

E’ uno dei giochi di società più amati in diverse nazioni, ma è assolutamente vietato all’interno delle mura di Buckingham Palace. La Regina Elisabetta è molto chiara in merito: dentro la sua dimora non si può giocare a Monopoly. Il motivo? Il gioco è considerato barbaro ed estremamente competitivo. Inventato da Elizabeth Magie nel XX secolo, Monopoly si basa proprio sul concetto di monopolio: obbiettivo del gioco è che ogni singolo giocatore – che svolge il ruolo di imprenditore – debba espandersi il più possibile nel mercato.

Queen Elizabeth II (Ohga!)
Queen Elizabeth II (Ohga!)

Secondo Queen Elizabeth, giocare a Monopoly svilupperebbe ambizioni espansionistiche e quindi in sostanza, il suo utilizzo, sarebbe di cattivo esempio per i bambini. I giocatori infatti, spostano le loro pedine – sulla base del tiro dei dadi – e in questo modo acquistano una grande quantità di terre ed enti. Lo scopo è rimanere l’ultimo giocatore in campo, facendo fallire l’economia degli altri.

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Niente Monopoly quindi nella Casa Reale. La Regina ha forse paura che il piccolo George si possa appassionare troppo e, in futuro, tendere nuovamente al colonialismo?

 

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