PD nel Governo Draghi con Salvini: il leader delle Sardine tace e compare in un documentario gastronomico

Mattia Santori, leader delle Sardine, è stato di recente protagonista di una particolare apparizione televisiva. Eppure negli ultimi mesi il movimento, nato poco più di un anno fa a Bologna, sembra essere sparito dai radar. 

E’ passato poco più di un anno dall’ingresso, sulla scena politica italiana, del Movimento delle Sardine, nato durante la campagna elettorale regionale in Emilia Romagna per arginare la crescita della Lega e contrastare l’elezione a Governatore di Lucia Borgonzoni – oggi sottosegretaria alla Cultura del Governo Draghi. Le elezioni andarono come sappiamo e, per parecchio tempo, le Sardine finirono al centro di una improvvisa e potente esposizione mediatica. Su tutti Mattia Santori, leader e punto di riferimento del movimento, per settimane presente in praticamente tutti i talk politici televisivi.

In un anno le cose sono cambiate parecchio: il Covid, proprio dodici mesi fa, è arrivato a sconvolgere la nostra quotidianità e, insieme a tutto il resto, ha trasformato anche il dibattito politico, incentrato ora su temi completamente nuovi. Non sappiamo se anche questo abbia contribuito nel progressivo e crescente eclissarsi delle Sardine, quasi completamente scomparse da salotti tv, quotidiani, pagine internet. Certamente la pandemia non ha aiutato un movimento che, nato in Piazza Maggiore a Bologna, trovava negli incontri nelle piazze delle città il proprio habitat naturale. Ma, quasi certamente, c’è dell’altro: non sono mancate, nel tempo, polemiche, cadute di stile – fece scalpore la foto dei fondatori del movimento con la famiglia Benetton, dopo il disastro del Ponte Morandi a Genova – e dissidi interni. Sta di fatto che, ad oggi, delle Sardine non si abbia quasi più alcuna traccia.

In realtà Mattia Santori, di recente, un rapido passaggio televisivo lo ha fatto, anche se all’estero: il leader delle Sardine è infatti apparso al fianco di Stanley Tucci in un episodio di “Searching for Italy“, una docu-serie realizzata dalla Cnn in cui l’attore e regista statunitense va alla ricerca di piatti tipici in giro per il nostro Paese. Nel suo speciale “giro d’Italia” enogastronomico, Tucci si sofferma sulla cucina emiliano-romagnola e, a passeggio per alcune città della Regione – da Bologna a Modena, da Parma a Rimini – assaggia e scopre sapori di quella terra. E’ lì che, mentre il regista si aggira per il capoluogo, spunta Mattia Santori: il numero uno delle Sardine spalanca a Tucci le porte del mondo della mortadella. “Così semplice, ma così buono“, dice Santori a Tucci prima di mangiare insieme un tradizionale panino.

Non esattamente un manifesto programmatico per un movimento che – al di là della mera elencazione di una serie di belle speranze sul futuro della politica – ha faticato a tradurre in un vero e proprio orizzonte politico il grande consenso catalizzato nei primi mesi di vita. Le Sardine, in realtà, non sono sparite del tutto: le loro pagine social rimangono attive e, proprio poche settimane fa, Santori aveva detto la sua sul nascente Governo Draghi: “L’effetto Mario Draghi dimostra che siamo ancora dipendenti dai mercati e che serve qualcuno che sappia navigare la barca in momenti oscuri. Sarebbe bello che questo ruolo l’avessero la politica e i partiti, ma così non è“, aveva detto a RaiNews, dopo un lunghissimo silenzio stampa.

 

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