Mattia Santori, in piazza con il candidato PD in Emilia: “Sono qui a titolo personale”

Botta e risposta tra Mattia Santori, uno degli organizzatori del movimento “Sardine” e la leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni.

 Santori, in piazza con il candidato PD : "Sono qui a titolo personale" - Leggilo.Org

 

Senza un partito di riferimento, senza simboli, ma al fianco di Stefano Bonaccini. Il movimento “Sardine”, che sabato è sceso in piazza a Bologna per sostenere il candidato del Centrosinistra alle prossime regionali in Emilia Romagna, continua a rifiutare qualsiasi etichetta partitica. Ma, secondo molti, la longa manus del Partito Democratico ha raggiunto i vertici dell’organizzazione. In fondo, per una battaglia come quella del prossimo 26 gennaio contro Lucia Bergonzoni ed il Centrodestra, un movimento come questo è una vera manna dal cielo per Bonaccini ed i suoi. Mattia Santori, volto mediatico delle “Sardine” , riporta Fanpage, nonostante la presenza in piazza, ha assicurato che mai indicazioni di voto sono state date dagli organizzatori del movimento ai partecipanti. Ma aggiunge: “Sono andato in piazza come Mattia, non come ‘Sardine’. Volevo conoscere le proposte. Bonaccini parla di dati e di fatti e viene da 5 anni di buona amministrazione. Dall’altra parte ci sono solo slogan”.

Giorgia Meloni: “Le ‘Sardine’ servono al Pd per mascherarsi in piazza”

Non tutti sono convinti della lontananza dai partiti politici del movimento. Tra questi, la leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni che, come riporta l’agenzia Adnkronos, ha accusato gli ideatori del movimento di essere i volti nuovi dietro i quali si celano i vecchi registi del Partito Democratico. Spiega l’ex Ministro: “Mattia Santori ha annunciato che sarà al fianco di Stefano Bonaccini, confermando quello che abbiamo sempre detto: le ‘Sardine’ servono a mascherare da movimento spontaneo e apartitico un Pd che si vergogna a scendere in piazza con i suoi simboli”. Meloni non crede alle parole degli organizzatori del movimento, che hanno assicurato a più riprese di non voler trasformarsi in un partito politico. L’onorevole romana attacca: “Del resto la scelta del simbolo della sardina la diceva lunga: le sardine sono pesci tutti uguali, che seguono la corrente senza farsi domande, e di solito fanno da nutrimento a qualche grande squalo, in questo caso il PD”.

 

Fonte: Fanpage, Adnkronos

Gestione cookie