Sergio Mattarella: “Sui migranti dobbiamo agire o verremo travolti”

Sergio Mattarella avverte l’Europa sul fenomeno dell’immigrazione: serve un aiuto comune e non un lavarsene le mani.

Sergio Mattarella migranti - Leggilo.Org

 

Il presidente Sergio Mattarella probabilmente non sarà rieletto alle prossime elezioni, ma ha dovuto affrontare di certo dei momenti complicati, come la crisi di governo. Un argomento su cui è stato chiamato ad intervenire è l’ormai nota questione dei flussi migratori, che hanno portato in questi giorni a diversi sbarchi sulle coste italiane, nonché di un naufragio a inizio ottobre a Lampedusa. Un’emergenza in cui non ha disdegnato d’intervenire in prima persona, come accadde per il caso della Nave Diciotti, poche settimane dopo che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini si era insediato al Viminale. Il Presidente della Repubblica chiese ed ottenne, tramite il premier Conte, lo sbarco dei migranti. Accadde in seguito che la “catastrofe sanitaria” a bordo nave paventata nei giorni del braccio di ferro risultò del tutto infondata e, poche ore dopo essere stati accolti in centri e diocesi della Chiesa gran parte dei migranti definiti “allo stremo” si dileguò, rendendosi irreperibile.

Ora al Viminale c’è il Ministro Luciana Lamorgese, ma il problema è rimasto. E Mattarella ha parlato ad  Atene, al vertice di Arraiolos che riunisce i tredici presidenti non esecutivi delle democrazie parlamentari europee in vista dell’insediamento della nuova Commissione, ha lanciato un monito all’Europa.

Sergio Mattarella: “Sui migranti l’Europa deve essere unita”

Come riporta Huffington Post secondo il Presidente della Repubblica: “Serve una gestione sostenibile ma comune del fenomeno e non la rimozione, il tirarsene fuori”. E ancora: “Il fenomeno va affrontato per governarlo altrimenti travolgerà qualunque equilibrio nel nostro continente. L’ignobile traffico di essere umani, per le nostre coscienze, è un costante rimprovero. Senza un’assunzione complessiva nessuno potrà risolverlo ma tutti ne avremo conseguenze negative”. 

Inevitabilmente il pensiero va a mamma e figlio morti e ritrovati abbracciati sul fondo del mare dopo il naufragio di Lampedusa lo scorso 7 ottobre. Per questo, secondo Mattarella “è un dovere morale salvare vite umane, stroncando il traffico di esseri umani”. Ha elencato poi i punti cruciali per un’Europa che non sia marginale: “sostegno dei paesi di origine e transito con il fondo fiduciario per l’Africa, l’attribuzione alla Ue del tema dei rimpatri, una ripartizione degli arrivi, la creazione di canali legali di accesso per gestire in modo sostenibile il fenomeno scoraggiando i trafficanti di esser umani”. “Senza una assunzione complessiva della gestione di queste politiche nessuno potrà risolvere il problema ma tutti ne avremo conseguenze negative”. 

Il Presidente ha poi parlato della guerra in Siria, ammonendo gli Stati Europei, come riporta Repubblica: “L’Europa non esercita ancora una volta alcuna influenza nella crisi siriana, mentre servirebbe “un soggetto ascoltato e autorevoleche rappresenti la Ue nei forum internazionali dove i protagonisti sono ormai veri e propri “colossi”. Secondo Mattarella, soltanto un’Europa rafforzata, che si ponga come serio interlocutore con la Nato può essere la soluzioni alle gravi crisi internazionali “Perchè la Ue non è un comitato di interesse, come la Brexit ci sta dimostrando”. 

L’Europa dovrebbe essere anche più coesa dal punto di vista finanziario, un aspetto sempre molto difficoltoso: “L’integrazione finanziaria è sempre stato un terreno impervio per la Ue. Siamo in un cantiere aperto e la sua architettura ha bisogno di essere completata, sia in zona Euro che non Euro. La Ue ha bisogno di quel livello di ambizione, ha bisogno di disporre di una completa cassetta degli attrezzi di fronte alle tensioni commerciali e a una congiuntura negativa. Spero che il nuovo ciclo istituzionale dell’Unione rafforzi la dimensione sociale dell’Europa. Solo così – ha concluso – si potrà recuperare in maniera massiccia il consenso dei cittadini”. Migranti permettendo

Fonte: Huffington Post, Repubblica

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