Heater Parisi: “La storia va scritta dai capitani che salvano, non da capitani che affondano”

Heater Parisi, su Twitter, si è espressa in merito alla vicenda SeaWatch difendendo la Capitana Carola Rackete dalle offese e dagli insulti che, una volta scesa dall’imbarcazione, le sono stati rivolti contro. 

Heather Parisi Sea Watch Carola Rackete - Leggilo

Carola Rackete che scende dalla sua Sea Watch 3 dopo 16 giorni in mare, di cui tre passati a poche miglia da Lampedusa. A terra, ad aspettarla, gli uomini della Guardia di finanza che la caricano su un auto. Ma anche la gente comune, il parroco Don Carmelo La Magra e gli attivisti di Lampedusa Solidale che la applaudono per il suo gesto estremo, dicono, di umanità. Dall’altra parte, oltre i plausi e le grida di incoraggiamento, offese, insulti e fischi di chi, lontano dal dare sostegno ad un’azione non giustificata dalla legge, non si è sentito vicino alla Rackete. Quanto accaduto al porto di Lampedusa, soltanto tre notti fa, è l’immagine di un’Italia che in questi giorni si divide in due schieramenti opposti. Il caso Sea Watch è una pagina di cronaca e politica ancora aperta che si porta dietro, oltre alla denuncia di una situazione critica – qual è la questione immigrazione – un fiume di polemiche e parole.

Moltissime sono le personalità che in questi giorni hanno espresso sostegno alla Capitana, come dimostra anche la raccolta fondi lanciata in suo appoggio che ha raggiunto, in pochissimo tempo, più di 400mila euro che saranno usati per pagare le spese legali. E mentre l’hashtag #freeCarola spopola sui social, molti volti noti del mondo dello spettacolo non si sono fatti da parte. Heater Parisi, su Twitter, si è così espressa in merito alla vicenda SeaWatch: “La storia andrebbe scritta da capitani che salvano, non da capitani che affondano. Dovremmo chiederci perché le offse agli uomini ( stronzo studia merda) siano diverse da quelle alle donne (lesbica da stuprare cagna)”:

Il riferimento è, appunto, ai vari insulti che sono stati indirizzati alla trentunenne tedesca una volta scesa dalla nave. “Spero che ti violentino questi ne**i, a quattro a quattro te lo devono infilare, ti piace il c**zo nero”, si sente chiaramente in diversi video circolati su Facebook. Ma c’è anche chi la chiama zingara, venduta, tossica, drogata e chi ne chiede l’arresto. Non è un caso, comunque, che chi si esprime in difesa di Carola sia noto per la sua opposizione al Vicepremier Matteo Salvini. Del resto, il caso Sea Watch è esempio di due linee di pensiero in materia immigrazione incarnate da un lato dalla Capitana Carola e dall’altra dal capo del Viminale. La stessa showgirl americana è stata più volte protagonista di querelle con il Ministro dell’Interno. L’ultimo scontro risale alla finale della 16esima edizione del Grande Fratello. Il leader della lega, che ha seguito il programma, si espresse su Twitter commentando l’esito della finale. “E anche quest’anno è andata! Il Grande Fratello come la Serie A: come si può stare senza per tutti questi mesi?? Dai, un sorriso allunga la vita”, aveva twittato Salvini. Un post ironico che ha scatenato la piccata reazione della Parisi che, qualche ora dopo, replicò in questi termini: “Azzardo una risposta al dubbio amletico di Matteo Salvini: ‘Si può stare senza Grande Fratello tutti questi mesi??’ Probabilmente sì, se si ha qualcosa da fare; no, se non si ha nient’altro da fare”.

Fonte: Heater Parisi Twitter

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