La terra trema ancora. Nuove scosse magnitudo 3.2 nel maceratese

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(Websource/archivio)

La terra continua a tremare. Circa due ore fa, una nuova scossa di terremoto ha scosso l’Italia e più precisamente la provincia di Macerata, come riportato da Il Gazzettino. Una magnitudo 3.2 della Scala Richter, a 2 km a nord est da Monte Cavallo, interessando i comuni di Fiordimonte, Pieve Torina, Muccia, Pievebovigliana, Serravalle di Chienti, Fiastra, Visso, Acquacanina, Ussita, Preci, Camerino, Castelsantangelo sul Nera , Sellano, Sefro, Bolognola e Pioraco.  Profondità rilevata di circa 8 km. La localizzazione è stata effettuata dalla sala sismica Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) di Roma. Il terremoto è stato sentito addirittura fino a Foligno, Perugia, Terni, L’Aquila, Teramo, Ancona, Fano e Viterbo. Paura tra la popolazione. Già nella giornata di ieri ad un anno esatto dalla tragedia di Rigopiano, dove una valanga venuta giù da una cresta presso l’omonima località situata nel comune di Farindola, in Abruzzo, ha investito in pieno l’albergo Rigopiano-Gran Sasso Resort, causando ventinove vittime, il maceratese è stato colpito da più di una dozzina di scosse provocando paura e sconforto nelle persone dei luoghi sopra elencati. L’Umbria e le Marche dunque in apprensione, nonostante le cosse sono tutte di bassa intensità. Secondo studi dell’Ingv di Perugia, emersi pochi giorni fa, la sorgente di magma si trova sotto il Sannio-Matese e localizzata in profondità, è in grado potenzialmente di generare scosse sismiche di “magnitudo significativa” e terremoti più profondi rispetto a quelli registrati finora nell’area. Un’inquietante scoperta che però da molte risposte sulla frequenza ormai stabile, di tali fenomeni nel nostro paese.

GVR

Fonte: Il Gazzettino

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