“L’emergenza è finita ma il Green Pass non deve essere abolito”, dice Fabrizio Pregliasco

Crollano le speranze di chi vedeva la fine del Green Pass in concomitanza con la fine dello Stato di Emergenza. Il patentino verde, per il professor Fabrizio Pregliasco, non va abolito.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 54.230  unità. Da ieri 136 morti e 85.787 guariti. I casi attualmente positivi sono -30.767 rispetto a ieri. I ricoveri scendono di 161 unità mentre in terapia intensiva -17 da ieri

Pregliasco: il Green Pass non va abolito

Emergenza sanitaria ed emergenza Ucraina iniziano a sovrapporsi. La maggior parte dei profughi che arrivano in Italia non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anti Covid e questo ha messo subito in allerta i medici. Anche il Governo Draghi ha fatto dietro front e ha deciso che chi arriva nel nostro in Italia – guerra o no – o si vaccina o si sottopone ad un tampone ogni 48 ore. Il timore degli esperti è che i contagi riprendano a crescere. Nell’ultima settimana, infatti, il trend della discesa ha iniziato a rallentare: non ci sono più persone contagiate o ricoverate ma, semplicemente, la discesa sta avvenendo meno velocemente rispetto alle scorse settimane. E questo basta a far scattare la paura. Per questo il professor Fabrizio Pregliasco,  virologo dell’Università statale di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi, intervistato da Rai Radio Uno – ha sottolineato che anche dopo la fine dello Stato di Emergenza il Green Pass non andrà abolito. “La situazione è positiva ma negli ultimi giorni si sta registrando un nuovo aumento dei casi. Non possiamo andare avanti con l’emergenza ma si potrebbe fare un percorso di allentamento progressivo, fino a giugno”. Questo comporterà l’obbligo di essere muniti di patentino verde per lavorare, salire sui mezzi del pubblico trasporto, portare i propri bambini a scuola, bere un caffè al tavolino di un bar anche all’aperto. Tutto questo almeno fino a giugno, stando alle dichiarazioni del virologo il quale, tuttavia, specifica anche che il Covid il prossimo autunno sarà di nuovo tra noi. Pertanto anche il Green Pass potrebbe tornare dopo una breve pausa estiva.

Anche secondo Pregliasco, come secondo il suo collega Matteo Bassetti – infettivologo presso il Policlinico San martino di Genova – il fatto che giornali e telegiornali parlino costantemente della guerra in ucraina rischia di farci perdere di vista il pericolo del Covid. E – sottolinea Pregliasco – i profughi comportano un grosso rischio: devono essere assolutamente vaccinati. L’esperto ribadisce, ancora una volta, che anche ai bambini piccoli deve essere somministrato il vaccino: in passato, addirittura, il medico ha dichiarato che i bimbi dovrebbero essere vaccinati già a partire dai sei mesi. Posizioni che gli sono costate minacce e insulti nonché il recente proiettile fato recapitare in una busta al laboratorio di virologia della Statale, dove lui insegna. Ma Pregliasco non ci sta ad arrendersi e a chi lo minaccia risponde: “I negazionisti cercano di colpire i comunicatori“.

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