Si parla troppo della guerra in Ucraina, così la gente dimentica il pericolo del Covid, dice Matteo Bassetti

Il professor Matteo Bassetti – direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova – lancia un attacco pesante al Governo e al mondo del giornalismo.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 41.500 unità. Da ieri 185 morti. I ricoveri scendono di 355 unità mentre in terapia intensiva -27 assistiti da ieri.

Bassetti: basta parlare della guerra in Ucraina

Prima se ne parlava troppo e ora non se ne parla per nulla. In breve è questa la critica – dai toni decisamente aspri – che il professor Matteo Bassetti lancia non solo al Governo ma anche al mondo del giornalismo. L’argomento in questione? La pandemia di Covid ovviamente. In pratica il direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova lamenta il fatto che da quando è scoppiata  la guerra tra Russia e Ucraina, nessuno in tv parla più della pandemia mentre prima se ne parlava in modo ossessivo. Lui stesso, infatti, era onnipresente all’interno di diverse trasmissioni televisive. “Io non ero d’accordo a tutto il clamore mediatico dato in Italia al Covid rispetto ad altri Paesi, secondo me frutto anche di una politica giornalistica televisiva sbagliata. Non c’era nessun altro Paese al mondo dove si parlava così ossessivamente di Covid e trovo perfettamente assurdo oggi non parlarne completamente più come se il problema fosse solo la guerra in Ucraina” – ha asserito l’esperto.

In effetti, dal 24 febbraio scorso, le notizie sui bombardamenti in Ucraina, messa sotto attacco dalla Russia  stanno riempiendo le pagine di cronaca con aggiornamenti continui dal momento che si teme anche un’escalation di azioni belliche con conseguenze molto gravi. E, di conseguenza, l’attenzione degli italiani in questo momento è tutta rivolta alla guerra. Dall’attacco della Russia in avanti le ricerche su Internet hanno fatto scendere più in basso quelle sul Covid favorendo la salita in vetta di quelle sul conflitto bellico. E anche le interviste e le ospitate televisive dei medici hanno iniziato a diminuire. Per Bassetti questo non va bene: il popolo rischia di dimenticarsi del virus, rischia di illudersi che la pandemia sia finita mentre così non è. “Non considerare più i rischi legati al Covid la trovo un’idea cervellotica e non la comprendo. Dobbiamo ancora ragionare sulla road map per uscire dalle restrizioni ma la percezione delle persone, dopo una settimana di notizie solo sulla guerra e di silenzio sul Covid, è che la pandemia non esiste più. Agli italiani serve chiarezza, non passare da cento notizie al giorno a zero“- ha concluso il medico.

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