Vaccini, la quarta dose non basta, ora vogliono un richiamo ogni anno

L’Italia non sembra sulla strada della quarta dose di vaccino anti Covid. Gli esperti consigliano un richiamo annuale, come con l’influenza.

Getty Images/Michael Ciaglo

Chi teme la quarta dose del vaccino anti Covid può rilassarsi: in Italia, molto probabilmente, non ci sarà. Dunque la terza dose sarà l’ultima? Niente affatto: il dottor Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa – Agenzia Italiana per il Farmaco – ha spiegato che l’opzione più razionale sarebbe un richiamo ogni anno, come avviene con il vaccino contro l’influenza. “Il quarto vaccino non sarà una quarta dose ma un richiamo, speriamo annuale, dovremo fraternizzare anche quello“- le parole dell’ esperto. Magrini ha sottolineato che, essendo stati creati nel giro di pochi mesi, questi vaccini si sono dimostrati anche più efficaci del previsto. Tuttavia l’efficacia è andata via via scemando a causa delle nuove varianti del virus che si sono  sviluppate.

La questione del richiamo annuale era già stata toccata dal virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università Statale di Milano e Direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi, recentemente salito agli onori della cronaca per presunti interventi annullati in pazienti non vaccinati. Pregliasco – intervenuto alla trasmissione Tg Plus condotta da Riccardo Borgia –  aveva parlato di  una vaccinazione annuale come avviene per l’antinfluenzale, per le persone fragili e per chi vorrà proteggersi con vaccini aggiornati.  Nel frattempo, altri Paesi hanno, invece,  dato il via libera alla quarta dose. Israele ha fatto da apripista, seguito a stretto giro da Ungheria, Danimarca, Stati Uniti, e poi da Spagna e Germania.  All’inizio di gennaio Israele ha autorizzato la dose aggiuntiva per ultra 60enni e per tutte le persone maggiorenni a rischio. L’Ungheria è stato il primo Paese dell’Unione europea a partire con la quarta dose per chiunque ne avesse fatto richiesta.  Negli Stati Uniti i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie  hanno autorizzato l’inoculazione della quarta dose alle persone immunodepresse a cinque mesi dalla terza inoculazione. Stessa strada scelta dalla Spagna. Infine in Germania la commissione specializzata sui vaccini  ha consigliato il secondo booster ma solo per alcune categorie di persone: ultrasettantenni che vivono in case di cura, persone con il sistema immunitario debole e il personale medico.

Impostazioni privacy