Il vaccino non basta. Le scuole devono restare chiuse, dice Fabrizio Pregliasco

Nonostante la maggior parte dei cittadini abbia ricevuto due dosi di vaccino, la situazione dei contagi torna ad allarmare. A farne le spese potrebbe essere la scuola.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 141.262 unità. Da ieri 111 morti. I casi attualmente positivi salgono a 1.021.697, +120.713 rispetto a ieri. I ricoverati sono 11.265, +115 mentre in terapia intensiva 1297 assistiti, +37 da ieri.

Pregliasco: teniamo le scuole chiuse

La percentuale di persone vaccinate con due dosi – alcune anche con tre – in Italia è tra le più alte in Europa. Eppure la situazione – in termini di contagi ma non certo di morti e di terapie intensive – non pare meno preoccupante di un anno fa, quando i vaccini anti Covid non c’erano. La variante Omicron, con la sua rapidità di diffusione, sta rimettendo tutto in gioco e anche chi è già vaccinato si sta infettando. Politici e medici sono in allarme e il Governo continua varare nuovi decreti che impongono crescenti restrizioni a chi non si vaccina: eppure i casi non accennano a scendere. Nell’ultimo giorno del 2021 si sono riuniti il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e gli assessori regionali alla Salute. Al centro del dibattito la riapertura delle scuole dopo le feste di Natale. L’obiettivo è coniugare massima sicurezza e didattica in presenza.

Le vaccinazioni sui bambini della fascia 5-11 anni sono già iniziate e qualcuno, come il professor Massimo Galli, ha proposto di garantire il rientro in aula a tutti i bimbi vaccinati mentre prolungare di qualche settimana le vacanze per i bambini non vaccinati. Il professor Fabrizio Pregliasco – virologo presso il San Raffaele di Milano – propone, invece, di posticipare il ritorno tra i banchi per tutti, vaccinati e non. “Posticipare la riapertura delle scuole effettivamente sarebbe un intervento che potrebbe mitigare un po’ la diffusione. Bisognerebbe posticipare di una settimana almeno, meglio 2, da sfruttare anche per far decollare la campagna vaccinale rivolta ai 5-11enni». L’esperto puntualizza che il diritto alle lezioni in presenza deve essere garantito ma bisogna anche tenere conto dell’andamento della curva pandemica. Tuttavia, come accade per gli adulti, così anche i bambini possono infettarsi e contagiare anche dopo il vaccino. Pregliasco non pare particolarmente ottimista su ciò che accadrà nei prossimi mesi: nonostante quasi il 90% degli italiani siano vaccinati, secondo il virologo a gennaio potremo di nuovo contare 50mila casi al giorno solo in Lombardia.

 

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