Siamo vulnerabili, la colpa è dei 6 milioni di adulti e 3 di bambini non vaccinati, dice Ricciardi

Il consulente del Ministro della Salute, il professor Walter Ricciardi torna a parlare del problema di chi non si vuole vaccinare e fa qualce ipotesi su cosa ci attende a gennaio.

Getty Immages/Marco Di Lauro

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 12.712 unità. Da ieri 98 morti e 6726 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 290.757, +5880 rispetto a ieri.

“A gennaio misure forti”

Anche questo non sarà un Natale esattamente sereno. Scordiamoci di chiudere l’anno con festeggiamenti come in epoca pre Covid. I contagi, da settimane ormai, non cessano di salire e alcune regioni già sono tornate a colorarsi di giallo. Il Green Pass non ha, dunque, prodotto i risultati sperati. Anzi, secondo alcuni esperti come il professor Claudio Giorlandino, il patentino verde avrebbe indotto troppa sicurezza e, dunque, indirettamente, avrebbe contribuito alla risalita dei contagi di Covid. Sulla questione è intervenuto Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. Il professore – intervistato da La Stampa – ha dichiarato: “Gennaio preoccupa molto. Le misure prese e l’alto numero di vaccinati fanno sì che l’incremento dei casi sia lineare e non esponenziale, però si tratta di una crescita del contagio e dei morti. Sono i non vaccinati a renderci vulnerabili. Sono 6 milioni di adulti e 3 di bambini,  un serbatoio notevole del virus, con numerose vulnerabilità che spiegano i tanti morti. Bisogna puntare al 90% di vaccinati. E’ presumibile che la protezione per i bambini duri a lungo ma si verificherà con il tempo la necessità di una terza dose”. Eppure anche chi è vaccinato può infettarsi e contagiare. La situazione della Gibilterra ne è un esempio. Il vaccino non tutela dal rischio di contrarre l’infezione; tutela, però, nella maggior parte dei casi dal rischio di finire in terapia intensiva e morire. Fatta eccezione per persone con patologie importanti come cardiopatia, diabete e obesità per essi, vaccino o no, il rischio di finire intubati resta molto elevato.

Il consulente del ministro Speranza anticipa anche due questioni “calde” al momento: l’ipotesi di una quarta dose e la proroga dello Stato di Emergenza. Su quest’ultima questione per Ricciardi non ci sono dubbi: dal punto di vista sanitario è assolutamente necessario prorogare ulteriormente lo Stato di Emergenza la cui fine naturale avverrebbe il 31 dicembre 2021. Sull’ipotesi di una quarta dose, il virologo si esprime cautamente ma lascia intendere che è già da mettere in conto: “La quarta dose la definirei un ulteriore richiamo che si comprenderà con il tempo se necessario. L’immunità data dai vaccini non è eterna e nella migliore delle ipotesi tra qualche anno dovremo fare un richiamo, come del resto succede per l’influenza, lo pneumococco e il tetano. Tutte vaccinazioni consigliabili” – ha concluso l’esperto.

Dunque che fare se nemmeno Green Pass e Super Green Pass riescono a contenere l’aumento di casi positivi e ricoveri? Qualcuno ha già parlato di un possibile lockdown a gennaio. Ricciardi insiste sulla necessità di vaccinare tutti – bambini piccoli compresi – e di adottare misure forti.  “La vera risposta è vaccinare tutti. Molti ristoranti non controllano gli accessi e a gennaio non ce lo potremo permettere. Resta fondamentale separare vaccinati e non vaccinati. Chi non è vaccinato con queste varianti è destinato a infettarsi per cui va evitato che entri a contatto con altri nei luoghi chiusi. Il tampone, specie se antigenico, non è una garanzia sufficiente”. Una progressiva separazione tra vaccinati e non, pertanto. Del resto anche il professor Pierluigi Lopalco – epidemiologo ed ex Assessore alla Sanita della Regione Puglia – a espressamente invitato i vaccinati a non invitare a casa propria i non vaccinati. Senza contare chi ha proposto di permettere ai non vaccinati di uscire di casa solo con un elemento distintivo in modo da poterli evitare come fossero degli “untori”. Proposte che, pur non volendo, potrebbero indurre alla discriminazione e, nei casi più estremi, alla violenza verbale o fisica. Proposte, tra l’altro, che vanno nella direzione opposta delle evidenze scientifiche secondo le quali vaccinati e non vaccinati – nel caso in cui contraggano il Covid – hanno le stesse possibilità di contagiare altri soggetti.

 

Impostazioni privacy