Parkinson, ecco qual è il primo sintomo rivelatore

Il Parkinson è una malattia degenerativa sempre più diffusa: ecco quali sono i primi sintomi che ci permettono di diagnosticarla.

Parkinson - Tutto quello che c'è da sapere (Centro Medicina Nucleare)
Parkinson – Tutto quello che c’è da sapere (Centro Medicina Nucleare)

Sabato 27 novembre sarà la giornata dedicata al Parkinson, una malattia degenerativa che intessa prevalentemente gli over sessanta e che porta ad un’evidente difficoltà nel controllo dei movimenti. Proprio in occasione della giornata ad essa dedicata, scopriamo qualcosa in più riguardo questa patologia, la quale – per fortuna – non è da considerarsi una malattia terminale.

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Parkinson – Tutto quello che c’è da sapere

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa ad evoluzione lenta e progressiva. E’ stata individuata la prima volta nel 1817, da James Parkinson, il quale la definì la malattia “dei grandi uomini“. La seguente patologia infatti, generalmente interessa soggetti di età avanzata, ma si può presentare anche in individui più giovani. Il Parkinson interessa il controllo motorio e causa una difficoltà nella coordinazione e agilità nel movimento, nel 30% dei casi degenera in un fastidioso e continuo tremolio.

Parkinson - Sintomi e diagnosi (salute33)
Parkinson – Sintomi e diagnosi (salute33)

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L’insorgere di questa patologia dipende fondamentalmente da tre fattori: prima di tutto una drastica diminuzione nella produzione di dopamina, causata dalla degenerazione di neuroni nell’area chiamata Sostanza Nera; in secondo luogo, assistiamo alla formazione – tra midollo e cervello – di una proteina chiamata alfa-sinucleina (principale fattore della diffusione della malattia nel cervello); a questo si associano i danni alle parti più profonde del cervello (nuclei caudato, putamen e pallido) responsabili del movimento motorio.

Le cause della presenza del Parkinson sono riconducibili nel 20% a fattori genetici, ma anche esposizione a tossine come pesticidi, idro-carburi solventi. Per quanto riguarda il fumo invece, paradossalmente in questo caso sembra impedire l’insorgere della malattia, ma i suoi effetti non sono provati scientificamente.

Nel momento della massima manifestazione della patologia, i sintomi riscontrabili sono: tremore a riposo, rigidità, lentezza nei movimenti e disturbo dell’equilibrio, ma può manifestarsi anche in una difficoltà nel camminare, postura curva, voce flebile con perdita di tonalità, problemi di deglutizione ed eccessiva produzione di saliva nella bocca.

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