Papa Francesco, i peccati dei pedofili non possono essere rivelati se ammessi nel confessionale

Papa Francesco non cede sul segreto confessionale, anche quando a farne le spese sono i minori abusati da preti pedofili.

Getty Immages/Jeff Mitchell

Papa Francesco non vuole rendere pubblico il sacramento della confessione. Questo poiché la sacralità del segreto confessionale deve rimanere intatta, a detta del primo Papa gesuita. Questa rivoluzione dottrinale non può essere portata avanti, in quanto vanificherebbe il sacramento della confessione. Tale segretezza legata al sacramento confessionale non può essere scalfita nemmeno quando a farne le spese sono dei minori abusati da preti pedofili. Come sugli altri sacramenti, la cui dogmaticità è fondamentale per la struttura della Chiesa, l’ex arcivescovo Bergoglio è intransigente per quanto riguarda la confessione e la segretezza di quanto detto in confessionale. La questione è diventata attuale da vario tempo, dal momento che l’Australia ha richiesto spesso che quanto fosse rivelato in sede confessionale diventasse pubblico, almeno nei casi in cui quanto detto in sede fosse rilevante ai fini di un’inchiesta giudiziaria.

La Francia è la new entry per quanto riguarda i casi di pedofilia nel clero, in quanto è emersa un’indagine che parla di migliaia di vittime di pedofilia. Tali cifre, pesanti quanto drammatiche, interesserebbero un periodo temporale estremamente ampio. Anche dalla Francia, infatti, pressano per ottenere una minor segretezza dei reati confessati in sede confessionale. Ma la Santa Sede è ferma nelle sue convinzioni, in quanto il sacramento delle confessione resterà segreto. Altre nazioni si sono già mosse per affiancare la Francia e l’Australia nella loro battaglia contro l’omertà. Per quanto riguarda i francesi, vi è qualche apertura anche nel loro equivalente della nostra Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Tra gli ostacoli da sormontare per la Chiesa cattolica, dunque, vi è questo “attacco” alla confessione e al segreto confessionale, che tuttavia per il Papa non può in alcun modo essere destrutturato. Francesco definisce infatti “sacro e inviolabile” il sacramento della confessione, ed è pronto a difenderlo a tutti i costi. Per quanto si dica che Francesco sia un Papa rivoluzionario, con lui la dottrina ecclesiastica non ha subito  cambiamenti chiave.

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