Vitamina D: Le prove genetiche associano una carenza ad un rischio di mortalità

Gli studiosi hanno condotto degli studi sulla Vitamina D e hanno dedotto che una carenza di essa è associata al rischio di mortalità

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L’assunzione di Vitamina D è spesso associata ad una migliore condizione di salute in chi ne fa uso. Tuttavia, ad oggi non esistono prove scientifiche a supporto di queste tesi e i ricercatori hanno voluto andare più a fondo e indagare.

Non si conosce, infatti, se esistano e quali siano dei livelli specifici di Vitamina D che potrebbero influenzare in meglio la vita e la salute di chi ne fa uso. Ma con gli studi effettuati, i ricercatori hanno trovato delle prove geniche che associano una carenza di Vitamina D al rischio di mortalità.

Vitamina D e rischio di mortalità: ecco lo studio

La Vitamina D è un importante elemento per la vita di ognuno di noi. Questa è molto utile per combattere e prevenire malattie croniche, come le patologie cardiovascolari e il cancro. Gli studiosi si sono chiesti, quindi, se esiste un’associazione tra la carenza di questa vitamina e il rischio di sviluppare queste malattie.

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Ma proprio grazie a questi studi, i ricercatori hanno scoperto che non esiste effettivamente una correlazione tra l’assunzione della vitamina D e la conseguente diminuzione del rischio di sviluppare malattie croniche come il cancro e le malattie cardiovascolari.

Gli studiosi hanno condotto la ricerca analizzando alcune varianti genetiche ereditarie che portavano i pazienti ad avere livelli di vitamina D molto elevati. È stato questo il momento in cui si sono accorti che, non ci sono effettivi legami tra un elevato livello di vitamina D e un abbassamento del rischio di malattie coronariche.

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Nonostante questo, però, i ricercatori hanno notato che in realtà una forte carenza di vitamina D può causare problemi: le prove geniche, riferite a chi era predisposto ad avere livelli di vitamina D molto bassi, hanno associato una carenza di questa vitamina ad un aumento del rischio di mortalità.

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Inoltre, i ricercatori hanno notato come la vitamina D è fondamentale nella funzione delle cellule endoteliali, che gestiscono gli scambi tra sangue e gli altri tessuti. Di conseguenza, la vitamina D interviene sul tono dei vasi sanguigni, sull’ accumulo di grassi e colesterolo sui vasi sanguigni (aterosclerosi) e sulla calcificazione arteriosa.

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