Pensioni: taglio netto agli importi, ecco a chi tocca

Vediamo insieme che cosa succederà a brevissimo per quanto riguarda le pensioni, specialmente per alcune, che riceveranno un taglio.

Pensioni: taglio netto agli importi, ecco a chi tocca
Pensioni: che cosa succederà nei prossimi mesi

Molto probabilmente l‘Ape social e Quota 102 sono le prime proposte che si trovano sul tavole delle pensione, al quale si è aggiunta anche, nuovamente l’ipotesi Opzione donna, ma con un aumento di età, si passerebbe infatti dai 58/59 ai 60/61.

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Ma prima del ritorno si ipotizza invece della super nominata Quota 100, un nuovo progetto che si chiama Opzione tutti, e che darebbe la possibilità di terminare il lavoro a 63 anni con il calcolo dell’assegno interamente contributivo.

Pensioni: cosa sta succedendo?

Per quanto riguarda l’Opzione Donna, e quindi la possibilità di cambiare l’eta in vigore, sposandola più avanti, c’è assolutamente uno scontro in atto, perchè in tanti vogliono che resti tutto com’è adesso.

Ovvero, solamente per le donne c’è la possibilità di lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 58 anni di età se dipendenti e 59 se sono lavoratrici autonome.

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Questa opzione comporta un taglio netto dal 25 al 30% sull’importo netto del totale, come è stato riportato dal giornale Il Giorno.

L’opzione che sembra mettere d’accordo tutti è quella che perla di un‘ipotesi di pensione a 63 anni con almeno 20 anni di contributi, ma con una calcolo contributivo integrale ed un taglio all’assegno.

Sembra che anche i sindacati siano favorevoli a questo taglio e che possano scendere a compromessi.

Il sistema misto non riguarda chi ha iniziato il suo lavoro dopo la riforma Dini, ovvero dopo il 1995, e per questo motivo i contribuenti al quale potrebbe servire il ricalcolo sono sempre meno.

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Pensioni: arriva la proposta che piace a tutti

Se queste proposte andranno in atto, allo stesso passo dovrebbe viaggiare l’Ape Social, per le persone che hanno lavori gravosi, disoccupati, invalidi e chi aiutano i disabili.

Ci sono anche in progetto alcuni piani per i giovani precari che non hanno un lavoro continuo, in questo caso di dovrebbe creare una pensione minima, che si dovrebbe chiamare pensione di garanzia.

Al momento possiamo solamente attendere i prossimi passi e vedere che cosa succederà alle pensioni nei prossimi giorni o settimane e se questi tagli saranno poi concretizzati, ma soprattutto in che modo.

 

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