Green Pass? Ipocrisia e ricatto, dice Maria Rita Gismondo

Per la virologa Maria Rita Gismondo il Green Pass non è altro che una mossa ipocrita del governo per mascherare l’obbligo vaccinale, inutile per giunta sui bambini.

Maria Rita Gismondo
Maria Rita Gismondo

Virologa, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica e diagnostica delle bio emergenze presso l’ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo commenta la decisione del governo di rendere obbligatorio il Geen Pass lasciando ai cittadini la “scelta” di vaccinarsi oppure no “è una grande mancanza di coraggio” da parte del Governo. Secondo la dottoressa è una manovra ipocrita e quasi insensata quella di imporre un documento che attesti la vaccinazione per accedere in determinati luoghi perchè, in nome della libera scelta,  non vi può essere di fatto l’obbligo di vaccinazione : “Siamo di fronte ad un obbligo vaccinale mascherato”. La Gismondo nella sua accusa rincara la dose e ricorda che la vaccinazione non protegge al 100% dal contagio, chi si vaccina può ancora trasmettere il virus.

La Gismondo ricorda che non bisogna associare il Green Pass all’assenza di virus, perchè anche i vaccinati possono infettare, con o senza Green Pass. La virologa spende le sue parole più dure contro il Governo, facendosi portavoce di tante istanze soprattutto da parte dei ristoratori e di chi lavora nel terzo settore “Questo green pass è un mezzo di persuasione con ricatto, in Francia è stato eliminato”.

Vaccinarsi non ci rende immuni alla malattia ma previene che questa si sviluppi in maniera grave e potenzialmente letale. In virtù di questo la virologa afferma anche che a seconda della fascia di età il vaccino diventa più o meno utile: dovrebbe essere obbligatorio – questo è ciò che farebbe lei- per gli over 65, per evitare il ricovero in terapia intensiva data la fragilità dell’età, mentre è quasi del tutto inutile per i bambini fino ai 12 anni visto che per questa fascia non sono stati registrati casi gravi o decessi, e parlando ancora dei più giovani la dottoressa si pronuncia a favore del rientro a scuola da settembre.

 

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