Napoli, violenze e umiliazioni pubbliche in un asilo: le maestre chiedono uno sconto di pena

La brutta vicenda che ha visto una serie di violenze psicologiche e coercizioni fisiche in un asilo di Napoli potrebbe concludersi con il patteggiamento.

Asilo violenze-30 giugno 2021 leggilo.org
Getty Images/John Moore

Bambini in età d’asilo legati alle sedie, sottoposti a violenze psicologiche e umiliazioni pubbliche: questo il quadro da film horror che emerge dalle indagini in una struttura scolastica di Lettere in provincia di Napoli. Un caso che ha scosso la comunità locale e portato all’arresto di due persone – due maestre di asilo dell’età di 61 e 63 anni – che adesso stanno cercando di patteggiare per ottenere una riduzione della pena. Tutto è iniziato quando i genitori di alcuni bambini frequentanti l’asilo in questione hanno iniziato a notare strani comportamenti nei figli che non riuscivano più a dormire o che arrivavano addirittura a soffrire di incontinenza. Straniti e preoccupati, i familiari dei bimbi sono riusciti a convincerli ad aprirsi e a raccontare cosa fosse successo loro nella struttura scolastica, evidenziando l’ennesimo caso di soprusi contro dei minori incapaci di difendersi.

All’interno dell’asilo – spiegano gli investigatori – sarebbero avvenute regolarmente violenze ed umiliazioni: in particolare, gli insegnanti oggetto di indagine avrebbero regolarmente punito gli alunni troppo “vivaci” legandoli con il nastro adesivo su una sedia e bloccandoli, costretti a fissare il muro, il tutto di fronte ai loro compagni di classe. Oltre alla violenza, l’umiliazione: secondo la testimonianza dei bimbi, lo strumento veniva ironicamente chiamato “sedia camomilla” dalle due maestre che verranno giudicate dalla Procura di Torre Annunziata. In seguito ad un patteggiamento però, le due insegnanti sono riuscite ad avere uno sconto di pena: con tutta probabilità – manca soltanto la deposizione ufficiale – sconteranno un anno ed otto mesi di reclusione a testa per le violenze esercitate sui minorenni di cui avrebbero dovuto prendersi cura. Una vicenda che ricorda nel suo epilogo un caso di violenze perpetrate sugli anziani di una struttura per persone bisognose di cure, terminato anch’esso con un patteggiamento e pene molto meno severe del previsto.

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