“Fai schifo. Quando muori?”. Così torturavano gli anziani, ma la condanna è mite

Quattro dipendenti di una casa di riposo di Monza hanno patteggiato pene intorno ai due anni per maltrattamenti nei confronti dei pazienti.

Casa di riposo (GETTY) 5 ottobre 2020

Un caso di violenza psicologica e fisica che fa rabbrividire quello avvenuto in una casa di riposo di Besana Brianza, su cui hanno indagato i Carabinieri di Monza. Protagonisti quattro dipendenti della struttura di accoglienza per anziani che avrebbero abusato dei loro ospiti fisicamente e verbalmente in maniera reiterata, per puro divertimento, con aggressioni fisiche e insulti per più di due anni prima di essere finalmente arrestati e sospesi dal servizio. E’ stata la stessa Fondazione Scola che gestisce la struttura in questione a denunciare all’Arma l’accaduto – riferisce Fanpage – e a costituirsi come parte lesa nel successivo processo che ha visto la condanna di tutti e quattro gli imputati.

La vicenda ha avuto inizio nell’agosto del 2018 quando delle telecamere nascoste nella casa di riposo dai militari di Monza hanno iniziato a registrare immagini orribili che mostravano chiaramente anziani maltrattati e presi a male parole: “Fai proprio schifo, ma quando muori?”, “Te la darei io una bella iniezione di insulina” – solo alcune delle frasi pronunciate dagli imputati. Inoltre – riferisce Il Cittadino di Monza e Brianza – si divertivano regolarmente a lanciare acqua fredda contro i pazienti – oltretutto particolarmente fragili a causa dell’età avanzata, dagli 81 ai 99 anni – e a sfilare loro le coperte all’improvviso solo per spaventarli. Non solo: i maltrattamenti, proseguiti per un anno prima dell’intervento dell’Arma che ormai aveva prove sufficienti per incriminare il personale della struttura, sono arrivati in alcuni casi anche alla violenza fisica: schiaffi, spintoni e strattoni su persone totalmente incapaci di difendersi e in alcuni casi anche sofferenti di disabilità motorie.

Lo scandalo ha portato alla dimissione di altri dodici dipendenti ma ad essere incriminati sono stati solo in quattro: tre donne ed un uomo che hanno patteggiato condanne inferiori ai due anni di fronte al Tribunale di Monza che ha emesso i verdetti. Due imputati sono stati condannati ad un anno e otto mesi di reclusione mentre altri due sconteranno un anno e quattro mesi. Un caso analogo ad altri avvenuti in passato che risulta particolarmente odioso visto che le vittime degli abusi sono anziani completamente inermi che venivano ricoverati nella clinica per ricevere assistenza ed accoglienza e si trovavano invece a subire delle vere e proprie torture.

Manfredi Falcetta

Fonte: Fanpage, Il Cittadino di Monza e Brianza

Impostazioni privacy