Chiara Ferragni attaccata dalla Lega: “Restituisca l’Ambrogino d’Oro”

La Lega si scaglia contro l’influencer Chiara Ferragni dopo le sue dure parole sulla campagna vaccinale lombarda: ecco che cosa sta succedendo.

Chiara Ferragni Lega

È scontro aperto tra Chiara Ferragni ed alcuni consiglieri della Lega in Lombardia che dopo le sue parole la hanno attaccata e adesso minacciano: “Deve restituire l’Ambrogino d’Oro“. Ecco che cosa è successo nelle ultime ore.

Chiara Ferragni, il post di denuncia su Instagram

Tutto è successo all’improvviso, attirando grande attenzione mediatica in breve tempo. Il post su Instagram di Chiara Ferragni ha ricevuto tantissima approvazione da parte dei followers residenti come lei in Lombardia ma ha anche sollevato parecchie polemiche.

Nel lungo testo pubblicato sui social, la 33enne si è sfogata sulla situazione della campagna vaccinale in Lombardia. A far scattare il gesto della Ferragni è stata la chiamata per la vaccinazione alla nonna di Fedez, la signora Luciana (90 anni), arrivata solo dopo le polemiche sollevate dalla coppia di influencer che denunciavano la situazione della signora, ancora in attesa dell’SMS con l’appuntamento per la vaccinazione.

Secondo le parole di Chiara le inoculazioni del vaccino in Lombardia sono in grave ritardo anche per la categoria degli ultra ottantenni, i più fragili nei confronti del Covid-19, e non sarebbe giusto che la signora Luciana sia stata chiamata solo perché parente di personaggi pubblici mentre tanti altri ultra ottantenni stanno ancora aspettando il proprio turno.
Il suo lungo appello sui social si conclude quindi con una richiesta di immunizzazione rapida per tutti i soggetti fragili e con una dura denuncia di mancata competenza nella gestione della pandemia soprattutto in Lombardia, da un anno a questa parte.

 

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La replica della Lega al post di Chiara Ferragni

Le parole della nota influencer sono rimbalzate in poco tempo in tutto il web, arrivando velocemente anche alle orecchie dei diretti interessati che hanno pubblicamente risposto alle critiche. Alcuni esponenti della Lega hanno infatti voluto rilasciare alcune pesanti dichiarazioni contro la 33enne.

I primi a rispondere sono stati i consiglieri comunali di Milano della Lega Max Bastoni e Gabriele Abbiati, che alla denuncia della Ferragni hanno risposto duramente. “Apprendiamo con sdegno la strumentalizzazione con la quale Chiara Ferragni ha voluto attaccare Regione Lombardia e chi in questi mesi sta lavorando per vaccinare il maggior numero di lombardi“, hanno esordito.
Secondo quanto è stato detto da loro la Ferragni avrebbe falsificato una notizia con il solo fine di attaccare la Regione: “Non solo non è corretto ma appare anche come un atto di falsa propaganda politica, degna dei peggiori regimi comunisti“. E poi la stoccata finale: secondo i due consiglieri a seguito delle dichiarazioni mendaci dell’influencer questa dovrebbe restituire l’Ambrogino d’Oro, premio che aveva vinto insieme al marito per il loro impegno attivo nella lotta contro il Covid-19 nello scorso anno. “La signora Ferragni restituisca l’attestato e si metta al lavoro seriamente per il bene dei milanesi e dei lombardi“, hanno concluso.

Alle loro parole si è aggiunta un altro membro della Lega, il consigliere regionale della Lombardia Silvia Scurati, che ha sbottato contro Chiara e il marito Fedez, attaccandoli anche sul personale. Secondo Scurati la loro è infatti una polemica sul nulla, che è “evidentemente la specialità della casa“.
Sarebbe stata la celebrità ad aver dato alla testa a Chiara e ad averla indotta ad inventare l’agevolazione nei confronti della nonna di Fedez. Come fa notare il consigliere regionale l’ATS ha già smentito: nessun operatore avrebbe chiesto alla signora Luciana se fosse la nonna di Fedez, come affermato invece dall’influencer.

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Il duo Ferragnez ogni giorno ne inventa una e per carità è chiaro che abbiano necessità di mantenere la loro esposizione mediatica ma evitino bufale che creano solo tensioni in un momento delicato per la Lombardia“, ha dichiarato pubblicamente. A monte della chiamata al vaccino ‘ritardata’ ci sarebbe invece un difetto nella scheda di adesione: secondo ATS il problema era l’omessa segnalazione del Comune di residenza della donna.

L’Agenzia di Tutela della Salute si difende spiegando in una nota: “Alla luce di verifiche nella maggior parte di casi si tratta di disguidi dovuti ad errori nella compilazione della domanda. Tutte queste persone vengono contattate telefonicamente e convocate per la somministrazione. Come annunciato si sta concludendo la fase della campagna dedicata alla categoria over 80, quindi si stanno compiendo le ultime verifiche per recuperare tutti coloro che hanno aderito.

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Certo è che il duo di influencer si sono dati molto da fare concretamente per aiutare le persone in difficoltà durante la pandemia, e le parole della Ferragni arrivavano soprattutto per dar voce ai milioni di followers che ogni giorno le scrivono chiedendole di portare alla luce l’argomento delicato. E infatti così è stato, ma come risponderanno adesso i Ferragnez a queste ultime affermazioni?

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