Ugo Scardigli, operatore sanitario, muore dopo la seconda dose del vaccino Pfizer

A Caserta un operatore sanitario di nome Ugo Scardigli ha perso la vita per l’infezione da Coronavirus. Ad essere fatale sembra sia stata la variante inglese.

 

 

Una vaccinazione completa ma arrivata troppo tardi quella di Ugo Scardigli, operatore sanitario di origini fiorentine deceduto a causa della famigerata variante inglese del Coronavirus che desta da mesi grande preoccupazione nei medici italiani per la sua aggressività e rapidità di diffusione. L’uomo, 53 anni al momento del decesso, lavorava presso un istituto dove si svolgevano le dialisi in provincia del Caserta, trasportando i pazienti da casa al centro e viceversa: proprio a causa della sua professione aveva ricevuto il vaccino, sia la prima che la seconda dose del vaccino Pfizer. Ma la variante inglese purtroppo aveva colpito già prima che Ugo Scardigli si sottoponesse al farmaco. Alcuni medici hanno infatti spiegato cosa è andato storto, tornando a garantire che il vaccino è in grado di sconfiggere la variante inglese e che ciò che è accaduto non dipende dal farmaco. A parlare del caso è stato il direttore dell’Asl di Caserta Ferdinando Russo che ha spiegato perchè nel sangue dell’uomo non c’erano ancora sufficienti anticorpi per arginare il virus.

Difatti – fa sapere Russo – Ugo Scardigli ha avuto la tremenda sfortuna di essere contagiato dal virus ben prima di ricevere il vaccino che avrebbe prodotto gli anticorpi, tutelandolo dall’infezione: “Il quadro clinico evidenziava una forma di polmonite in atto già da giorni. Quindi prima ancora che la prima dose potesse produrre anticorpi a sufficienza”, spiega Russo. Scardigli ha iniziato ad accusare una grave insufficienza respiratoria durante la prima settimana di febbraio, finendo ricoverato in diversi ospedali via via che le sue condizioni si aggravavano fino al trasferimento al Covid Hospital di Maddaloni dove i sintomi dell’uomo sono diventati critici: sempre presso questo centro medico, i dottori hanno individuato nell’organismo dell’operatore sanitario la variante inglese del Coronavirus che lo ha poi portato al decesso. Scardigli non soffriva di nessuna patologia pregressa collegabile al decesso per il virus: “Al momento è questo il primo caso conclamato di una variante del Coronavirus in provincia di Caserta”, conclude Russo. Marianna di Robbio, sindaco del centro abitato dove l’uomo risiedeva – Pietravairano – ha parlato di quaranta persone infette nel paese: “Restiamo a casa e proteggiamoci, in memoria di Ugo e delle altre quattro vittime che abbiamo avuto”, il suo appello ai compaesani.

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