Ferrara, una bambina di 11 anni in rianimazione per Covid. E non aveva patologie pregresse

A Ferrara una bambina di 11 anni è finita nel reparto di terapia intensiva con il Covid. I medici avvertono che le infezioni nei giovanissimi stanno aumentando.

Bambina covid 26 febbraio 2021 leggilo.org-2
Getty Images/Antonio Masiello

Se finora a preoccupare maggiormente sullo sfondo della pandemia di Covid sono state le condizioni di anziani e persone con patologie pregresse, quanto accaduto ad una bambina di appena 11 anni a Ferrara causa forte sconcerto nei medici italiani, preoccupati che la malattia sia divenuta più aggressiva anche verso i giovanissimi. All’ospedale Sant’Orsola tra gli 800/1.000 pazienti ricoverati c’è infatti anche una 11enne che sarebbe finita in rianimazione, necessitando di essere intubata anche senza avere patologie pregresse. La ragazza è sotto osservazione in terapia intensiva e i medici stanno svolgendo accertamenti per capire se si tratti di un caso isolato o se una nuova variante del virus possa rivelarsi più pericolosa anche per le persone giovani che godono di buona salute. “Adesso, con la variante inglese sopra il 70% dei casi, il virus ha messo il turbo”, commenta il direttore di Unibo Lorenzo Chiari, incaricato di stilare le statistiche sui contagi del virus.

I medici che stanno seguendo il caso della bambina intubata per Covid comunque hanno trovato una possibile spiegazione per la vicenda, anche se non possono essere del tutto sicuri che sia questa la causa delle gravi condizioni dell’adolescente: “E’ stata rilevata la presenza di un batterio durante gli esami approfonditi cui la paziente è stata sottoposta, ma non si sa questa sia stata una concausa della grave infezione o una conseguenza”, fa sapere lo staff del Sant’Orsola. Ciò che è certo è che proprio come avevano affermato giorni fa alcuni esperti, le nuove varianti del virus sembrano aver accelerato e peggiorato i contagi anche in quelle fasce di popolazione ritenute finora “al sicuro” dagli effetti più gravi del Covid: in Emilia Romagna si calcola che le infezioni tra i giovani in età scolare siano aumentate del 22% nelle ultime settimane, ragione che ha portato alla chiusura della provincia di Bologna con le misure di zona arancione scuro.

 

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