Grillo vuole Virginia Raggi per altri cinque anni, ma Roma è in ginocchio

Il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo lancia la candidatura di Virginia Raggi a Roma, ma le critiche al sindaco per la gestione della città non mancano. 

Grillo lancia la nuova candidatura di Virginia Raggi
Beppe Grillo e Virginia Raggi/Andreas Solaro/Getty Images

Mentre il Movimento 5 Stelle è alle prese con una vera e propria diaspora interna, con decine di parlamentari sul piede di guerra dopo l’espulsione stabilita in seguito ai voti di fiducia di Camera e Senato al nuovo Governo guidato dal Premier Mario Draghi, Beppe Grillo torna a parlare indicando la strada da seguire alla sua creatura politica. Lo aveva fatto nelle scorse settimane, sospendendo la votazione sulla piattaforma Rousseau relativa proprio alla possibilità per il Movimento di dare il proprio appoggio al nascente Esecutivo e ora, mentre la polemica interna infuria, il comico genovese decide di dire la sua su un altro, delicatissimo tema per i 5 Stelle: la ricandidatura di Virginia Raggi a sindaco di Roma.

Roma ha bisogno ancora di te! Chi sta con Virginia, sta con il Movimento“, ha scritto oggi Grillo sui social, dando il proprio appoggio ad un nuovo tentativo della prima cittadina in carica. “Aridaje!“, l’eloquente didascalia che campeggia nel post sopra la foto della stessa Raggi. Un’uscita che potrebbe leggersi come un tentativo di ricompattare un Movimento scosso da tensioni interne senza precedenti. Il nome di Raggi, infatti, sembrerebbe quello capace di tenere insieme le due anime 5 Stelle: quella dei governisti e quella dei ribelli – cui continua a occhieggiare dall’esterno Alessandro Di Battista – che invocano un ritorno alle origini del Movimento. Una fuga in avanti, quella di Grillo, che di fatto – aprendo la lunga campagna per le amministrative – potrebbe creare qualche problema al Partito Democratico, che per la Capitale il suo candidato – malgrado le indiscrezioni circolate in questi ultimi giorni relative a una possibile candidatura dell’ex Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – non l’ha scelto e che, nella prospettiva di rendere strutturale l’alleanza con i grillini, farebbe certamente fatica a dare il proprio sostegno a Raggi.

Quel che è certo è che – nonostante l’endorsement di Grillo per una nuova candidatura di Raggi a sindaco di Roma – non mancano le critiche alla gestione che la prima cittadina ha avuto della città, tanto dal fronte degli avversari politici, quanto tra comuni cittadini e visitatori della Capitale. L’ennesima testimonianza arriva dall’enorme seguito ottenuto da un tweet del giornalista inglese Crispian Balmer, corrispondente in Italia dell’agenzia di stampa britannica Reuters. Domenica, Balmer ha deciso di postare una foto dell’ingresso alle scale mobili di Villa Borghese, pieno centro e fiore all’occhiello della Capitale. Eppure le scale appaiono non funzionanti e abbandonate da tempo, tanto che erbacce e piante infestanti sono via via cresciute sulla struttura, utile – teoricamente – per collegare la superficie cittadina con l’area del parcheggio auto sottostante il galoppatoio.

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Questo è un modello di transizione ecologica“, commenta, sarcastico un utente. Ma le reazioni al tweet di Balmer sono migliaia: “È la Green Revolution“, scrive un altro. Ma al di là dell’ironia, la denuncia del giornalista inglese racconta di una serie di strutture della Capitale abbandonati all’incuria: dallo stadio Flaminio alle stazioni costruite in occasione dei mondiali di calcio del 1990, come quella di Vigna Clara: problemi strutturali di una città che, tra qualche mese, tornerà alle urne per decidere a chi affidare il proprio prossimo futuro.

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