Lidia Peschechera, una vita in difesa degli animali. Uccisa da un ragazzo accolto in casa

L’ennesimo femminicidio avviene a Pavia, dove un uomo ha confessato l’omicidio di Lidia Peschechera. La donna aveva 49 anni ed era un’attivista militante.

Lidia 18 febbraio 2021 leggilo.org-2
Lidia Peschechera Facebook

Lidia Peschechera, 49 anni, residente a Pavia è l’ultima donna vittima della brutalità del proprio compagno: l’ennesimo femminicidio, in questo caso confessato dallo stesso autore del gesto che ha ceduto dopo ore di interrogatorio con i Carabinieri. L’omicidio sarebbe avvenuto il 12 febbraio: al termine di una violenta lite – l’ultima di una lunga serie, dicono gli investigatori – Alessio N. il 28enne che la donna frequentava e con il quale aveva iniziato da poco tempo a convivere, ha aggredito Lidia Peschechera a mani nude, strangolandola. Dopo il folle gesto, l’uomo in seguito è rimasto nella casa in Via De Pretis dove era avvenuto l’omicidio con la salma della compagna, inventando un piano per nascondere il delitto che però ha finito per fallire a causa dei sospetti di una persona. A quel punto, il 15 febbraio, ha provato a fuggire capendo che il suo arresto era imminente, trasferendosi in un ostello di Milano dove è stato però rintracciato dagli investigatori.

L’omicida – che ha tenuto per tre giorni il corpo della sua vittima nella vasca da bagno, nascosto da occhi indiscreti – è stato scoperto dal datore di lavoro di Lidia Peschechera che le aveva mandato alcuni messaggi, insospettito dalla sua assenza sul posto di lavoro. Alessio avrebbe risposto ai messaggi ricevuti sul telefono della donna, fornendo una spiegazione per la sua assenza al lavoro che non ha convinto l’uomo: infatti, il principale di Lidia ha subito contattato i Carabinieri che hanno prima rintracciato l’omicida e poi fatto irruzione nella casa di Pavia, trovando il cadavere della donna coperto con un asciugamano. Dopo un lungo interrogatorio, il responsabile del crimine ha confessato tutto, ammettendo di aver ucciso la compagna dopo una discussione. Le amiche della donna hanno detto agli inquirenti di averla più volte messa in guardia su quel ragazzo che – a loro detta – era alcolizzato e violento e sembra che Lidia stesse pensando seriamente di trasferirsi: forse, proprio questa decisione avrebbe fatto scattare qualcosa di orribile nella testa dell’omicida. Lidia era un’attivista per i diritti di persone ed animali indiscriminatamente e viene ricordata come una donna forte e determinata dagli amici che le hanno dedicato messaggi di addio sui social: “Una combattente per i diritti degli animali. La vera bestia, anzi, il mostro ce l’aveva accanto“, scrive un conoscente della ragazza dandole l’addio. Purtroppo, casi come questo sono ancora molto frequenti in Italia e in più, da quando è iniziato il lockdown a marzo i casi di violenza domestica sono radicalmente aumentati.

 

Una combattente, per i diritti degli animali e…la vera bestia, anzi il MOSTRO, ce l’aveva accanto.

Lidia Peschechera , buon viaggio, in un mondo sicuramente migliore.
💚🌹

Pubblicato da Stefania Ceccarelli su Giovedì 18 febbraio 2021

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