17.533 contagi e 620 morti: la variante sudafricana mette a rischio l’efficacia del vaccino

Il professor Giuseppe Ippolito dell’Ospedale Spallanzani lancia l’allarme: la variante sudafricana è un pericolo per l’efficacia del vaccino anti Covid.

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Getty Images/Patrick Hertzog

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – salgono di 17.533 unità e portano il totale a 2.237.890. Nelle ultime ventiquattro ore 620 morti che fanno salire il totale delle vittime a 77.911 e 17.575 guariti che raggiungono quota 1.589.590. Da ieri 140.267 tamponi.

I casi attualmente positivi scendono a 570.389, -666 da ieri.I ricoverati salgono a 23.313, +22 mentre restano stabili a 2587 gli assistiti in terapia intensiva.

Covid: la variante sudafricana minaccia il Pfizer

La variante sudafricana, minaccia di riduree l’efficacia del vaccino anti Covid. A lanciare l’allarme è stato il professor Giuseppe Ippolito del reparto scientifico dell’Ospedale Spallanzani di Roma e membro del Comitato Tecnico Scientifico.  Il medico – intervistato da La Stampa – ha dichiarato: “La variante sudafricana potrebbe ridurre l’efficacia del vaccino”. Secondo Ippolito però, il problema potrebbe non essere limitato alla variante sudafricana: “Se e quanto il vaccino protegga anche dall’infezione lo scopriremo monitorando i dati epidemiologici dei prossimi mesi e anni” – conclude il professore, sottolineando però che la protezione conferita dal farmaco anche nei confronti dei sintomi più gravi non va messa in discussione, in base ai dati raccolti fin’ora.

Ad essere molto più ottimista è la casa farmaceutica Pfizer, convinta che nessuna delle varianti individuate in Inghilterra, Italia o Sud Africa fino ad oggi possano realmente minacciare l’efficacia del vaccino attualmente in fase di distribuzione: Il vaccino protegge delle varianti del Coronavirus registrate nel Regno Unito e Sud Africa” fa sapere la stessa Pfizer dopo alcuni studi condotti presso la University of Texas Medical Branch sul sangue di persone immunizzate con il medicinale. Il ricercatore Phil Dormitzer, una delle menti dietro la creazione del prodotto, ha deciso di esprimersi personalmente sui risultati della ricerca: “C’era la preoccupazione che questa mutazione potesse far sfuggire il virus alla neutralizzazione degli anticorpi provocata dal vaccino. Il vaccino è efficace in tutto contro 15 varianti diverse”.

Lo stesso Ippolito ha voluto chiedere alla popolazione di non lasciarsi andare ad un allarmismo insensato, spiegando che “Le varianti e le mutazioni fanno parte della storia di un virus”. In poche parole, il decorso che la malattia sta avendo è stato previsto dagli stessi ricercatori che hanno già pensato a come rendere il vaccino efficiente anche di fronte all’eventualità di mutazioni del virus. L’efficacia della campagna di vaccinazione dipenderà più che altro dalla quantità di dosi disponibili: per il momento, in Italia i medici continuano a lamentare una distribuzione insufficiente.

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