L’epidemiologo Luigi Lopalco “Stiamo impattando a 300 km/h contro un muro”

L’Assessore alla Sanità pugliese Pier Luigi Lopalco critica chi interpreta in maniera superficiale i dati sui contagi da Coronavirus riguardanti l’indice Rt.

Medici Covid getty 16 novembre 2020
Getty Images/Mark Felix

Che ci sia poco da essere ottimisti riguardo la situazione del nostro paese è ormai chiaro, specialmente nel momento in cui lo stesso Premier Giuseppe Conte afferma che le feste di Natale saranno molto più solitarie del solito. Ma il neo Assessore alla Sanità della Regione Puglia Pier Luigi Lopalco calca la mano, ammonendo gli italiani che le notizie positive sul Coronavirus – quelle poche notizie positive riguardanti l’abbassamento dell’Rt – non devono farci abbassare la guardia: “Ascolto con sconcerto parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del contagio ‘stia rallentando’. Il problema è che, se tutti lo ripetono, la gente alla fine ci crede“, le riflessioni dell’epidemiologo pubblicate sul suo profilo Facebook.

Lopalco è convinto che il Coronavirus non stia affatto rallentando e utilizza una metafora per spiegare cosa significhi davvero un abbassamento o una stabilizzazione dell’indice Rt che indica la rilevazione di nuovi contagi nelle varie Regioni Italiane – alcune delle quali sono state recentemente riqualificate come Zona Rossa: “Rt, se vogliamo utilizzare una metafora automobilistica, ci dice quanto una macchina stia accelerando. Ovvero di quanto la sua velocità aumenta ogni secondo. Se una macchina viaggia a 300 Km/h, anche se va a velocità costante e non accelera, se impatta contro un muro si fa male o no?, commenta Lopalco. L’Italia insomma sta ancora viaggiando ad alta velocità: anche se i contagi aumentano più lentamente, questo non vuol dire che il sistema sanitario del paese sia salvo dal collasso.

Gli ospedali in tutta Italia continuano a gestire situazioni apocalittiche: alcuni, sono costretti a lasciare pazienti nelle corsie sulle barelle per settimane per il sovraffollamento. Per Lopalco, il modo in cui il Covi continua a crescere è comunque troppo alto. Se consideriamo – secondo il medico – che una normale influenza stagionale ha un Rt pari ad 1,2 e non ha un tasso di ospedalizzazione così alto, quello del Covid è pari ad 1,5. In parole povere, ogni due casi nel giro di un periodo di incubazione diventano tre. Siamo ben lontani dalla luce in fondo al tunnel: “L’Rt si stabilizzerà solo quando il numero di nuovi ricoveri sarà pari al numero di dimissioni. E si allenterà solo quando le dimissioni saranno superiori ai ricoveri” conclude Lopalco.

 

Rt 1,5. FESTEGGIAMO?

Ascolto con sconcerto parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del…

Pubblicato da Pier Luigi Lopalco, epidemiologo su Domenica 15 novembre 2020

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