Coronavirus, nuove regole per muoversi. E anche nel Lazio torna l’autocertificazione

Anche nel Lazio, dopo l’ordinanza emessa ieri dal Presidente della Regione Nicola Zingaretti che impone un coprifuoco dalle 24 alle 5, si torna all’obbligo di autocertificazione.

 

Dopo la Lombardia e la Campania, nella giornata di ieri anche la Regione Lazio, su decisione del Presidente Nicola Zingaretti, ha emanato un’ordinanza che istituisce il coprifuoco come misura di contenimento dei contagi da Covid-19. A partire da domani non sarà più consentito, quindi, trovarsi in strada nella fascia oraria compresa tra le 24 e le 5 del mattino. Gli spostamenti notturni saranno permessi soltanto per motivi che vengono definiti “urgenti o di lavoro“, che dovranno essere adeguatamente segnalati attraverso il ritorno al moduloche aveva caratterizzato i mesi di lockdown della primavera scorsa.

L’ordinanza, firmata ieri sera da Zingaretti e dal Ministro della Salute Roberto Speranza, avrà una durata prevista di 30 giorni ed arriva in seguito ad una serie di incontri che hanno visto protagonisti, oltre al Presidente della Regione, anche i sindaci del Lazio, attraverso l’Assemblea dell’Anci, la Conferenza dei Rettori e l’Associazione dei presidi. Nel provvedimento sono inserite anche misure volte ad incrementare i posti letto nei reparti Covid degli ospedali regionali e a potenziare – per le scuole e le università – gli strumenti necessari alla didattica a distanza. L’obiettivo, dal punto di vista dell’amministrazione sanitaria, è quello di raggiungere al più presto la cifra di 2913 nuovi posti letto dedicati ai pazienti Covid, di cui 552 dedicati alle terapie intensive e sub-intensive. Questo dovrebbe avvenire attraverso l’identificazione di ulteriori strutture – pubbliche e private – rispetto a quelle già inserite nella rete di ospedali anti-Covid.

Per le scuole, invece, è previsto l’incremento dell’utilizzo della didattica a distanza negli istituti secondari e nelle Università. Nei licei, la dad dovrà raggiungere una quota corrispondente al 50% degli studenti, ad eccezione dei ragazzi iscritti al primo anno; soglia che si alza fino al 75% per quanto riguarda le Università, anche in questo caso con l’esclusione delle matricole e di tutte quelle attività formative che necessitino della presenza fisica o dell’utilizzo di specifiche strumentazioni.

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