Coronavirus, tornano i contagi e dopo mesi la Sanità è impreparata

 I fondi stanziati per combattere il Coronavirus non sono stati impiegati del tutto e i contagi salgono ancora.

Conte GETTY 12 ottobre 2020

La fase di tregua durante l’estate ha portato il Governo a “rilassarsi” troppo, al punto che solo un terzo dei fondi disponibili per la lotta al Coronavirus è stato effettivamente impiegato per potenziare la Sanità. Le istituzioni non hanno sfruttato la quiete prima della tempesta per allestire gli ospedali, aumentare i posti in terapia intensiva e organizzare un piano per migliorare tutti quegli strumenti che possono prevenire o arginare quella nuova ondata di contagi che nelle ultime ore sta facendo davvero paura. I dati – riferisce Tpi – non lasciano spazio ad interpretazioni diverse riguardo la gestione dei fondi: su 1,9 miliardi stanziati con il Decreto Rilancio del 19 maggio, 734 milioni devono ancora essere investiti e i piani che riguardano il modo in cui impiegare tale somma di denaro sono arrivati dalle istituzioni regionali solo da poco. Domenico Arcuri, Commissario straordinario nominato da Palazzo Chigi per gestire l’emergenza, ha affermato che i posti in terapia intensiva non sono ancora abbastanza. Il piano, ora che la situazione sta sensibilmente peggiorando a causa della seconda ondata autunnale, è di potenziare velocemente le strutture sanitarie laddove i mezzi a disposizione del personale sanitario non sono sufficienti: “Adesso, puntiamo a raggiungere 3.500 posti in più per le terapie intensive in tutto il Paese a cui si andranno a sommare 4.200 letti per le terapie sub intensive. Il problema però è che ci sono un migliaio di cantieri ancora inattivi che devono operare per rafforzare il sistema ospedaliero”. I lavori saranno avviati durante il mese di ottobre ma – riferisce SkyTG24 – vista la situazione dei casi positivi in costante aumento la paura è che il sovraccarico delle strutture sia inevitabile. I fondi sono bloccati da pure questioni burocratiche che forse potevano essere risolte in modo più celere.

Dall’inizio dell’emergenza – riporta La Stampa – il Governo del Premier Giuseppe Conte ha messo a disposizione 3,4 miliardi di euro in fondi per contrastare il Coronavirus e salvare la vita alle persone più a rischio che potrebbero non trovare un letto in terapia intensiva nel caso di un sovraccarico delle strutture ospedaliere. Dall’Ospedale San Giuseppe di Milano, i medici ammoniscono: “Serve un cambio di rotta, la seconda ondata è qui”. Il Governo assicura che verranno prese le opportune misure per evitare di rivedere immagini  come quelle dei camion dell’Esercito che portano via nei feretri le vittime del virus a cui abbiamo dovuto assistere prima dell’estate: “Siamo attivi: il nuovo Decreto sarà licenziato il prima possibile, forse stasera stessa” – ha garantito Conte. La paura di tutti è che la crescita esponenziale dei casi possa portare ad un secondo lockdown, eventualità che metterebbe in ginocchio l’economia già duramente messa alla prova.

Manfredi Falcetta

Fonte: Tpi, La Stampa, SkyTG24

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