Giuseppe Conte torna a parlare della Russia, ma questa volta non difende Salvini

Salvini accusa Conte di nascondere conflitti d’interesse. Conte ribatte invitando l’ex Ministro dell’Interno a chiarire la questione dei fondi russi.

Conte Salvini fondi russi

Quello tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il segretario della Lega Matteo Salvini sembra essere diventato un duello dove nessun colpo è escluso. Solo qualche giorno fa – riporta OpenSalvini aveva accusato Conte di aver tradito gli italiani pur di tenersi la poltrona. “Pur di restare lì al suo posto di comando ha tradito il popolo. Ha forse qualcosa da nascondere?” E – sottolinea Askanews – insinuava che il Professore avesse conflitti d’interesse mai chiariti e su cui era doveroso far luce. “Ci sono ombre intorno a Conte mai chiarite. Interrogazioni parlamentari, sollevate da quelli che oggi sono i suoi alleati al Governo, a cui lui non ha mai risposto. Dovrebbe essere lo stesso PD a voler chiarire visto che fino a qualche mese fa erano i primi a mettere in dubbio l’onestà di quello che oggi è il loro Premier.” E poi specifica: “Si tratta di interrogazioni riguardo alla sua professione e ad eventuali conflitti d’interesse“. Ma Conte, nuovo uomo di Sinistra per sua stessa dichiarazione, non si è lasciato intimorire e – riferisce Ansa – è subito passato al contrattacco “Salvini venga in parlamento a chiarire la questione dei fondi russi. Quando si decide di ricoprire determinati ruoli bisogna essere trasparenti.” Per tutta risposta, il leader della Lega ha risposto “Nulla da chiarire, c’è un inchiesta in corso che dura da parecchi mesi e da cui non è emerso nulla. Ho piena fiducia nei giudici.” E prosegue l’ex Ministro “Questo è un governo nemico dei lavoratori. Buttare nella spazzatura la Flat Tax non è un dispetto a me ma un grave danno per gli Italiani. Io non ho nulla da nascondere sui fondi russi, non c’è un solo euro fuori posto. Sono stato a Mosca diverse volte ma solo per il bene del Paese perché le sanzioni alla Russia rappresentavano un danno per l’agricoltura italiana“. Del resto il tema Moscopoli non è nuovo. Il segretario PD Nicola Zingaretti aveva inveito contro Salvini e lo stesso Giuseppe Conte già lo scorso 20 agosto – come riportava il Corriere della Sera –  aveva usato sapientemente questa vicenda per attaccare la Lega, rea di aver provocato la crisi di Governo. Queste erano state le parole del Premier nei confronti dell’ormai ex Ministro dell’Interno “Avresti dovuto riferirmi tutte le informazioni in tuo possesso sulla questione dei fondi russi e, soprattutto, saresti dovuto venire in Aula a chiarire. Invece, con il tuo rifiuto, hai costretto me, il tuo Presidente del Consiglio, ad espormi su una questione di cui non sapevo praticamente nulla. Chi accetta di ricoprire una posizione come la tua all’interno del Governo ha dei doveri a cui adempiere e a cui tu ti sei sottratto.” Dichiarazioni interessanti, soprattutto perché circa un mese prima il Premier aveva, invece, dichiarato di fidarsi al 100% di Salvini, allora suo Ministro dell’Interno. In merito agli audio della riunione, tenutasi a Mosca nell’ottobre 2018, tra alcune personalità russe e Gianluca Savoini, uomo vicino alla Lega già portavoce di Salvini e ora presidente dell’Associazione Lombardia-Russa, queste – riferisce Fanpage – erano state le sue parole “Non ho sentito gli audio, ma mi fido di Matteo Salvini. Se dice che non sapeva nulla di ipotetici finanziamenti della Russia alla Lega, io gli credo”. 

Fonti: Ansa, Open, Askanews, Fanpage, Il Corriere della Sera.

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