Giuseppe Conte: “Sono un uomo di Sinistra. E’ stato un errore criminalizzare le Ong”

Giuseppe Conte ha parlato alla festa di Articolo 1, invitato da D’Alema e ha fatto delle dichiarazioni piuttosto eloquenti.

giuseppe conte sinistra

Il premier bis Giuseppe Conte solo un anno fa diceva, come riporta Agenpress, che tra Destra e Sinistra non ci sono distinzioni: “Fare un discrimine tra destra e sinistra non ha molto rilievo. A me pare più utile ragionare di sistemi politici democratici. Peraltro oggi viviamo in un sistema in cui in diritti fondamentali esistono e vengono riconosciuti, il problema vero è come bilanciarli. C’è oggi anche il problema di preservare lo spirito identitario di una società”. Bene, sembra che invece oggi a 365 giorni di distanza, questa dicotomia esista nella testa del Primo Ministro, come ha detto durante la festa di Articolo 1.

Giuseppe Conte: “Sono un cattolico democratico di sinistra”

Intervenuto durante la festa di Leu, Articolo 1, Conte è stato accolto da Massimo D’Alema e dal Ministro della Salute Roberto Speranza. E’ stato poi intervistato da Enrico Mentana che gli ha chiesto ovviamente della scissione del PD, come riporta Repubblica: “Mi hanno sorpreso i tempi, e l’ho detto francamente a Renzi. Nel momento in cui un presidente incaricato in riserva deve scioglierla, è bene che abbia piena contezza di come si predispongono le forze di governo. Se avessi saputo della decisione, lo dico anche nell’interesse del gruppo che si è formato, avrei preteso e voluto un’interlocuzione diretta con il gruppo stesso”. Ha parlato molto bene dei Dem, che hanno instaurato un ottimo clima di lavoro, anche verso il ruolo dell’Italia in Europa, come riporta Today.it:
„c’è un ottimo clima di lavoro, ci siamo parlati sin dall’inizio. Abbiamo preso un grande impegno con il Paese, per portarlo avanti non devono esserci personalismi, bisogna mettere da parte l’io e al centro i cittadini. Ciascuno di noi è chiamato a inserirsi in questo progetto. Se si riesce a entrare e a mantenere lo spirito di squadra – e lo pretenderò – potremo fare cose utili per i cittadini”.

E poi Conte ha sorpreso un po’ tutti parlando della sua formazione politica e del suo credo: “Io non ho avuto incroci, non sono mai stato militante, però sono stato sempre molto attento” – dice –  “la mia è una formazione di sinistra, di cattolicesimo democratico. I miei ragionamenti sono sempre quelli e ho visto che anche le opposizioni mi avevano seguito con attenzione”. Su queste basi quindi si appoggia la sua politica sull’immigrazione, con chiaro riferimento a Salvini: “Quando ho parlato di immigrazione non ho mai accettato la formula riduttiva di ‘porti aperti e porti chiusi’ e ho sempre ragionato di rispetto dei diritti fondamentali”. E ancora: “Io personalmente non vedo le ong come nemici del popolo, non ci sarà mai ombra su questo”. Un’altra stoccata all’ex vice premier è poi arrivata dopo l’apertura della crisi di governo: “Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto: ‘assolutamente no’ perché per me quell’esperienza politica per me era chiusa“.

L’ex vicepremier Matteo Salvini su Facebook non fa passare giorno in cui non apostrofi ironicamente Conte come il “l’avvocato del popolo”, dicendosi certo che questo governo ha i giorni contati: “Per la prima volta dopo un anno e mezzo aumentano gli sbarchi, addirittura triplicati: o sono incapaci, o sono ipocriti. L’ex avvocato del popolo ha svenduto i confini italiani in nome di qualcos’altro.
Ma al momento giusto, a partire dal 27 ottobre in Umbria, i cittadini ricorderanno e gli manderanno l’avviso di sfratto.
#27ottobrevotoLega”

Fonte: Aginpress, Repubblica, Today, Facebook Matteo Salvini

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