Salvini: “No, non mi dimetto: farò di tutto per evitare un governo PD-M5s”

Il leader della Lega è pronto a tutto pur di evitare il governo PD-5Stelle, ma non a lasciare il Viminale. L’accordo tra le due parti sarebbe l’ennesima truffa agli italiani. L’unica possibilità, dice, è quella di andare al voto. Ma lascia una porta aperta al Premier Giuseppe Conte. 

Salvini non mi dimetto - Leggilo

“Chi la dura la vince. Non darò mai la soddisfazione di togliere il disturbo. Se devo finire in galera perché ho difeso la sicurezza del mio Paese lo farò, contro questa politica che ha a cuore soltanto la poltrona”. Così, su Facebook, Matteo Salvini ha smentito le voci di chi lo fuori dal Viminale commentando anche il caso della Open Arms. Le mie dimissioni? Non do la soddisfazione a compagni di lasciare il Ministero dell’Interno. Difenderò l’Italia e i suoi confini con le unghie e con i denti”, ha affermato il leader della Lega rigettando le voci che lo vogliono pronto a dare le dimissioni visto il caos apertosi a Palazzo Chigi.

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Dal festival della Versiliana a Marina di Pietrasanta –  in provincia di Lucca, dove si trovava ieri – il leader della Lega ha commentato la crisi di governo e i possibili scenari aperti. “I Ministri della Lega sono pronti a lasciare le poltrone per combattere per l’Italia che ci sarà tra vent’anni. La Lega non è in vendita. Le poltrone ci servono finché riusciamo a fare le cose”, ha detto Salvini, come riferito da Adnkronos. Il leghista non ha lasciato spazio ad ipotesi di centro: o si governa o si vota, ha detto categorico.

Come già annunciato nei giorni scorsi, un governo di coalizione M5s e PD sarebbe una truffa per tutti gli italiani, oltre che una tattica – per i dem – di non andare al voto per non vedersi sconfitti. “I pentastellati vanno con Renzi e io sarei l’inaffidabile? Roba da marziani. Chi ha paura del popolo ha la coscienza sporca perché non ha lavorato bene. Qualunque governo che non risponde alla volontà popolare è un governo che risponde a Bruxelles, Parigi e Berlino”, ha proseguito.

Domani sarà comunque una giornata decisiva in cui si deciderà sulle sorti del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Salvini spera, anche se in modo non troppo aperto, in un cambiamento delle carte in tavola. Ma, se il mood sarà quello delle scorse settimane, allora non c’è altro da fare. “E’ ancora il mio Presidente del Consiglio, magari martedì mi stupisce. Se mi dice applichiamo la flat tax domattina… Il mio telefonino è sempre acceso”, ha detto SalvinI. Un punto, quello della flat tax importante per gli ambienti produttivi del Nord cari alla Lega, riferisce il Sole 24 Ore.

“Salvini ci ha pugnalato alle spalle” 

E se il capo del Viminale apre in qualche modo al Presidente del Consiglio, per i pentastellati il gioco è fatto. I cinque stelle, riuniti tutti insieme dopo molto tempo nella villa di Grillo a Bibbona, hanno rigettato ogni possibilità di ritorno ad un’intesa con il leghista. Anzi, l’intento sarebbe quello di spaccare definitivamente la Lega, magari con un accordo con il PD. Se Salvini si facesse da parte, lasciasse il Viminale, il Governo Conte magari potrebbe andare avanti, dicono gli stellati. Ma l’ipotesi è comunque da scartare.

“Salvini ha aperto la crisi per non tagliare i parlamentari e non accordare le proposte del MoVimento”, scrive Di Maio su Facebook che non ha digerito la mossa dell’avversario. “Quando ha capito di aver fatto un disastro è tornato sui suoi passi, iniziando ad offendere il sottoscritto e il MoVimento 5 Stelle e inventandosi la storia dell’accordo col PD“, ha proseguito il leader stellato che guarda con rammarico e con amarezza alla fine dell’intesa. “Un Governo c’era, era forte e quel qualcuno l’ha buttato giù per rincorrere i sondaggi. Noi pensiamo solo al Paese e a non far aumentare l’Iva perché con quel che hanno provocato c’è pure questo rischio”, si legge ancora. Il Movimento è insomma dalle parti di Giuseppe Conte e non ha intenzione di riaprire le carte in tavola.

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Fonte: Adnkronos, Matteo Salvini Facebook, Luigi di Maio Facebook

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