Ponte Morandi, i parenti delle vittime dicono ai rappresentati di Autostrade di andarsene

Alla commemorazione del disastro del Ponte Morandi, alcuni parenti delle vittime hanno chiesto che i rappresentanti di Aspi abbandonassero la cerimonia. Altri l’hanno definita una pura passerella di politici.

Ponte Morandi commemorazione - Leggilo

E’ passato un anno esatto dal crollo del viadotto Polcevera, meglio e tristemente noto anche come ponte Morandi. Costruito fra il 1963 e il 1967, costituiva il tratto finale dell’autostrada italiana A10, gestita da Autostrade per l’Italia, ed era il principale asse stradale fra il centro di Genova, il porto container di Voltri-Pra’, l’aeroporto Cristoforo Colombo e le aree industriali della zona. Fino a quando, alle 11.36 del 14 agosto 2018, il crollo parziale della struttura ha provocato 43 morti e 566 sfollati. Una vicenda che, questa mattina, è stata ricordata con una cerimonia di commemorazione, nel capannone sotto la nuova pila 9 del viadotto.

Un elenco di nomi, quello delle vittime della tragedia, ha aperto la cerimonia – informa l’Ansa -; poi la messa celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco. Alle 11:36, campane a lutto, suono delle sirene delle navi in porto e i clacson dei tassisti a ricordare quel momento quando, un anno esatto fa, andavano distrutte le vite di tutti coloro che viaggiavano su quel tratto di strada. Presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche il Premier Giuseppe Conte i due Vice Salvini e Di Maio. Ma le polemiche non sono di fatto mancate.

A destare polemiche, la presenza dell’ex Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, tra gli indagati per il crollo. C’erano anche l’attuale Ad di Aspi Roberto Tomasi e il Presidente Giuliano Mari. La presenza della delegazione di Autostrade ha suscitato non poche polemiche tanto che, su richiesta dei familiari delle vittime al Premier Conte, la delegazione ha lasciato il capannone per rispetto dei familiari.

“Genova rinasce”

Ad un anno dalla tragedia del Ponte Morandi, il Cda di Autostrade per l’Italia, quello di Atlantia e i lavoratori di tutto il gruppo rinnovano il cordoglio e la compassione più sincera per le vittime del crollo e per il dolore dei loro familiari””, così Autostrade per l’Italia nella lettera pubblicata e diffusa sui media, riportata anche da Rai news. “Siamo consapevoli e profondamente rammaricati per la gravità delle sofferenze e dei disagi causati all’intera comunità genovese dal crollo del Ponte Morandi”.

Giuseppe Conte, invece, punta sulla volontà di rinascita: “La ricostruzione è cominciata. Il nuovo ponte dovrà essere percorribile nell’aprile nell’anno prossimo. Ringrazio tutti per il lavoro fatto insieme. Il ponte rappresenterà il simbolo della rinascita”. Parole di cordoglio anche da parte del Sindaco Marco Bucci, che chiede per la città infrastrutture e servizi per ricostruire al più presto il ponte i cui lavori, dice, sarebbero già a buon punto. “La prossima primavera Genova avrà il nuovo ponte, venite in macchina e ci passerete sopra”, ha detto.

Il Presidente Sergio Mattarella, accolto da un lungo applauso al suo arrivo, ha detto: “Ci separa da quel tragico avvenimento un anno che non è trascorso invano. Un progetto di nuovo ponte, lineare, solido e bellissimo, è pronto e già sono stati avviati lavori per la sua costruzione. Il nuovo ponte sarà in grado di ricucire la ferita inferta dal crollo, riconnettendo una città spezzata, non solo materialmente, in due”.

E se è vero che il nuovo ponte ricorderà per sempre quelle vittime innocenti, è anche vero che la rabbia non passa. I familiari di chi ha perso la vita quel giorno, mentre viaggiava tranquillamente, chiedono giustizia per una tragedia che sarebbe potuta essere certamente evitata e hanno definito la manifestazione di quest’oggi una “pura passerella politica”. Tantissimi coloro che non ne hanno preso parte.

Fonte: Ansa, Rainews

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