L’ipotesi di un esecutivo giallo-rosso – nato da un ipotetico accordo tra PD e M5S – avrebbe conseguenze in primo luogo sulla questione migranti. Si delineerebbe infatti un fronte pro sbarchi.
M5S, Pd, LeU e Autonomie coalizzate contro la proposta del centrodestra di votare per sfiduciare il Premier Giuseppe Conte: ciò che emerso dal voto di ieri al Senato è stata una sorta di nuova maggioranza, invocata già dai primi momenti dopo l’apertura della crisi di Governo da Matteo Renzi, che ha proposto un governo istituzionale in accordo con i pentastellati. Questi ultimi, considerati dai dem come acerrimi nemici – tanto da dire categoricamente no ogni qual volta si palesava un possibile accordo di alleanza – sembrano ora essere utili ai dem per evitare il voto immediato chiesto dal centro destra. Anche il segretario Nicola Zingaretti starebbe già riconsiderando le sue posizioni favorevoli al voto.
L’ipotesi di un esecutivo giallo-rosso avrebbe conseguenze in primo luogo sulla questione migranti. Si delineerebbe un fronte pro sbarchi dal patto tra PD, M5s e LeU. Un’ipotesi ben chiara a Matteo Salvini che, via Facebook, ha palesato la possibilità di un’invasione di migranti con l’alleanza tra dem e pentastellati: “Spero che per salvare la poltrona i 5 Stelle non facciano un governo con Renzi perché torneremmo ai 500mila sbarchi che il Pd ‘regalò’ agli Italiani negli anni passati”.
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A questo proposito, Nicola Zingaretti avrebbe cercato di sfruttare la crisi politica per fare pressione sulla questione migranti. La Open Arms è infatti ancora in mare e per questo il dem avrebbe chiesto al Premier Giuseppe Conte di autorizzare lo sbarco dei migranti a bordo dell’imbarcazione battente bandiera spagnola. “Esistono priorità che hanno precedenza su tutto. Da dodici giorni 151 persone sono tenute in ostaggio sul ponte della Open Arms. Tutto perché l’ennesimo braccio di ferro ingaggiato dal ministro sfiduciato e dimissionario Salvini ha bisogno del suo ennesimo palcoscenico”, ha scritto in una nota riportata da La Presse Zingaretti. Poi ha proseguito: “Faccio appello al presidente Conte affinché agisca con decisione e a Trenta per uno sbocco immediato di una soluzione divenuta insostenibile”.
Intanto, informa l’Ansa, l’Aula del Senato ha confermato indirettamente, bocciando le proposte di modifica al calendario presentate dal centrodestra, il timing votato in conferenza dei capigruppo ieri. Conte terrà le comunicazioni a Palazzo Madama il prossimo martedì 20 agosto alle 15.
Fonte: Matteo Salvini Facebook, Ansa, La Presse