Matteo Salvini chiede alla Tunisia il rimpatrio dei migranti con le navi di linea

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini – in una lettera inviata al suo omologo tunisino, Hichem Fourati, al termine del Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica – ha ribadito l’urgenza di una cooperazione tra le due parti per frenare la questione immigrazione.

Emergenza sbarchi, Tunisia - Leggilo

In attesa del vertice previsto per domani pomeriggio dal Premier Giuseppe Conte sul tema migranti, il Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, è tornato sulla questione immigrazione e delle Ong. In particolare, la novità è rappresentata dalla novità di inviare navi della Guardia di finanza e della Marina per controllare le partenze delle imbarcazioni delle Organizzazioni non governative e difendere i porti.  Ci saranno quindi maggiori controlli per ridurre le partenze, informa Rainews, ma anche emendamenti al Decreto Sicurezza Bis per rendere più efficace il contrasto al traffico di esseri umani e per aumentare le pene per scafisti e trafficanti. Un altro punto, già annunciato qualche giorno fa dal portavoce della Guardia Costiera libica, è una maggiore collaborazione con la Tunisia per migliorare e aumentare i rimpatri e per ridurre le partenze. A questo proposito, al termine della riunione, Matteo Salvini ha scritto al suo corrispondente tunisino Hichem Fourati.

“Le nostre relazioni sono storicamente improntate alla massima cooperazione e hanno assunto, nel tempo, un carattere privilegiato, nel comune interesse alla salvaguardia dei delicati equilibri dell’area Mediterranea – si legge nella lettera riportata dall’AdnkronosLa complessa situazione del quadrante libico, sulla quale nel nostro incontro svoltosi nell’ambito del vertice italo-tunisino abbiamo registrato una piena sintonia, continua a creare una forte apprensione anche per i risvolti sulle dinamiche dei flussi migratori. Dinamiche che, pur confermando un complesso trend in diminuzione degli arrivi dalle rotte del Mediterraneo, hanno fatto tuttavia registrare una maggiore concentrazione dei flussi lungo gli itinerari in partenza dalla Tunisia“.

Il testo prosegue con i complimenti, da parte del Vicepremier, per l’impegno tunisino nel bloccare la partenza di molti immigrati irregolari, nel contrastare i trafficanti e nell’adottare iniziative antiterrorismo. “L’attuale scenario impone di accrescere ulteriormente gli sforzi soprattutto sul fronte degli interventi finalizzati a prevenire e scoraggiare le partenze degli immigrati irregolari” scrive il Ministro. L’obiettivo è imprimere un’accelerazione al modello di cooperazione già in atto che, anche con il sostegno europeo, rafforzi le capacità di sorveglianza marittima, attraverso il definitivo sviluppo di un sistema integrato basato su postazioni radar e strutture operative.

II Ministro sottolinea che il rimpatrio è “il vero modello di operatività” ma intende andare oltre: “Possiamo conseguire più elevati livelli di efficacia con il ricorso a navi di linea. Non mancherà il sostegno italiano sul fronte della rimessa in efficienza delle motovedette destinate alle Autorità tunisine – prosegue il Ministro dell’Interno che auspica un maggiore coordinamento riguardo al sistema Afis  – l’Automatic Fingerprint Identification System il data base per l’identificazione delle impronte digitali   – e “un ulteriore sviluppo del programma bilaterale dei prossimi anni”.

Fonte: Rainews, Adnkronos

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