Alan Kurdi, Malta autorizza lo sbarco dei migranti. Ma la nave resta in mare

Nonostante l’autorizzazione allo sbarco da parte del Premier di Malta, Joseph Muscat, la nave Alan Kurdi con il suo carico di migranti è rimasta a largo.

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Nessuno sbarco a Malta da parte della nave Alan Kurdi con i suoi 65 migranti a bordo nonostante l’ok annunciato dal Premier maltese Joseph Muscat, reso noto nel pomeriggio di oggi su Twitter e riportato dall’Ansa. Il premier infatti ha subito sottolineato che queste persone sarebbero state subito ricollocate presso vari paesi europei.

Fino a questo momento, tuttavia, il destino dell’imbarcazione della Sea Eye resta un giallo. Nessuna traccia per ora a Malta della barca dell’Ong tedesca che ha preso in carico questi immigrati.

Per cercare di spiegare la questione la Sea Eye ha diramato questo comunicato con un tweet: “A bordo della nave non abbiamo ancora informazioni che le persone salvate possano sbarcare a Malta – hanno dichiarato i cooperanti – Prendiamo nota della copertura dei media. Siamo ancora in attesa di ulteriori istruzioni riguardanti l’evacuazione di tre emergenze mediche”.

Una situazione poco chiara, soprattutto alla luce del fatto che nel primo pomeriggio i rappresentanti della Sea Eye, fermi a largo del porto di Malta, avevano lanciato l’allarme affermando, tramite lo stesso account, che “tre dei migranti sono collassati per il caldo e sono sottoposti a cure mediche acute”. E ancora: “Abbiamo urgentemente bisogno di assistenza medica e di un porto sicuro per tutti quelli a bordo in modo da prevenire il peggio”.

A seguito di questo appello le autorità di Malta si erano mobilitate autorizzando lo sbarco dei tre migranti, di cui due minori, come riferito da Agi, svenuti a causa di un colpo di calore. Questi tre tuttavia non sono stati portati portati sulla terraferma neppure dopo l’annuncio del Primo Ministro maltese.

Ricordiamo che Alan Kurdi si era diretta in un primo momento verso Lampedusa dichiarando di non volersi far intimidire dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. A seguito della notifica di un divieto di accesso e transito in acque italiane da parte di una motovedetta della Guardia di Finanza, la nave dell’ong tedesca Sea Eye aveva deciso di rimanere in acque internazionali in attesa di istruzioni.

Durante la notte aveva scelto di puntare verso Malta avvertendo con questo messaggio sul proprio profilo Twitter: “Non possiamo aspettare fino a quando non prevarrà lo stato di emergenza – hanno scritto dalla Sea Eye – Ora si deve dimostrare se i governi europei sono d’accordo con l’atteggiamento italiano”. Adesso il mistero dello sbarco annunciato e, a detta dell’Ong, non comunicato all’equipaggio.

Fonte: Ansa, Twitter Joseph Muscat, Twitter Sea Eye, AGI

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