3 milioni per dare speranza a Radio Radicale. Questa la cifra che, per ora, prova a salvare l’emittente radiofonica dalla chiusura. Agguerrito Luigi Di Maio circa il voto a favore di Matteo Salvini.
Radio Radicale ha una speranza. E a dare speranza all’emittente radiofonica a rischio chiusura è un emendamento, passato questa mattina nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, presentato dal Partito Democratico. Come riporta TgCom24, è stato concesso un finanziamento di ulteriori 3 milioni di euro per il 2019. Sia il PD che Matteo Salvini avevano presentato varie proposte, nei mesi precedenti, di volta in volta bocciate. Fino a quando, questa mattina, la proposta è stata accettata. Hanno votato a favore Lega, Democratici e tutti gli altri partiti, tranne il Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio, insieme al Viceministro dell’Economia Laura Castelli continua ha dirsi contrario, a differenza dell’alleato di Governo. “Oggi la maggioranza di Governo si è spaccata, per la prima volta. È stato così, è inutile nasconderlo. Con la proposta dei renziani del PD regaliamo altri 3 milioni di euro di soldi pubblici”, scrive il pentastellato su Facebook che ricorda come nel corso degli anni siano stati circa 250 milioni di euro di soldi pubblici a Radio Radicale, che è una radio privata.
“Siamo arrivati al paradosso secondo cui, dopo aver stanziato nuovamente per il 2019 ben 9 milioni di euro, oggi il PD ne ha persino chiesti altri 3 E tutti i partiti, compresa la Lega, gli hanno detto di sì, hanno votato per regalare altri soldi delle vostre tasse a una radio privata”, continua il post pretendendo poi spiegazioni da Salvini sul motivo dell’appoggio a tale proposta.
Oggi la maggioranza di governo si è spaccata, per la prima volta. È stato così, è inutile nasconderlo. Si è spaccata su…
Pubblicato da Luigi Di Maio su Giovedì 13 giugno 2019
Dal canto suo, Salvini sostiene di aver sempre detto che “non si chiude una radio, un giornale, una televisione con un emendamento o un tratto di penna: bisogna lasciare tempo e rispettare il lavoro fatto“. Il leader della Lega ha poi preannunciato di voler chiarire tutto, anche in questo caso, e di voler rendere conto ai cittadini del motivo della sua scelta. E se la maggioranza è spaccata, ad esultare sono i democratici Roberto Giachetti e Filippo Sensi. Il primo – che era stato ricoverato meno di un mese fa a causa dello sciopero della fame e della sete iniziato per protestare contro il mancato rinnovo alla convenzione di Radio Radicale ha commentato su Twitter: “Anche se con un contributo inferiore alle necessità, abbiamo approvato un emendamento che stanzia 3 milioni per radio radicale nel 2019. Per ora la radio è salva”.
Anche se con un contributo inferiore alle necessità, abbiamo approvato un emendamento che stanzia 3 milioni per radio radicale nel 2019. Per ora la radio è salva. Adesso subito la gara.
— Roberto Giachetti (@bobogiac) June 13, 2019
Sensi, invece, affida le esultanze sul suo blog Nomfub, dove ha pubblicato il testo dell’emendamento, poi ripreso su Twitter. “Questo il testo del nostro emendamento, riformulato e approvato“, scrive Sensi:
Questo il testo del nostro emendamento su @RadioRadicale così come riformulato e approvato in Commissione pic.twitter.com/36dmSOAX6N
— nomfup (@nomfup) June 13, 2019
In altri due tweet precedenti, aveva mostrato i deputati del Partito Democratico a lavoro.
Approvato emendamento Sensi-Giachetti, riformulato da maggioranza in Commissioni congiunte Finanze-Bilancio di @Montecitorio, su @RadioRadicale pic.twitter.com/bCeUBQuHmM
— nomfup (@nomfup) June 13, 2019
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Pubblicato da Matteo Renzi News su Giovedì 23 maggio 2019
Fonte: Tgcom24, Roberto Giachetti Twitter, Nomfup Twitter, Luigi Di Maio FB, Matteo Renzi News