Bus in fiamme, Stefania Bonaldi, sindaco di Crema: “Il Decreto Sicurezza uno scempio”

Stefania Bonaldi: poco fortunato il Sindaco di Crema, certamente. Pochi mesi fa aveva scritto una lettera dura e conflittuale nei confronti del Ministro Salvini sul decreto scurezza, un provvedimento che ha osteggiato apertamente, come riportato da Il Corriere della Sera, decidendo di avocare a sè le decisioni sulla residenza degli stranieri che ne facessero richiesta, contrariamente alle disposizioni volute dal Ministro dell’Interno. Perplessità anche legittime ma che erano portate oltre la soglia di guardia, in aperto conflitto politico ed istituzionale.

Un atto di ribellione in stile Leoluca Orlando Cascio con meno impatto mediatico perche non era questo il suo scopo, evidentemente, a differenza del Primo Cittadino di Palermo. La missiva per Salvini era fitta di passaggi polemici:

Lei esordisce intestandosi il “merito” della riduzione dei flussi migratori e dell’avere “stroncato” il business di chi lucra sugli stessi – scriveva il Sindaco di Crema – A parte il fatto che dimentica di avere stroncato anche tante speranze, sicuramente non parla di noi e delle nostre esperienze territoriali, dove, salvo rarissime eccezioni, realtà del terzo settore, del volontariato e della cooperazione sociale si sono prodigate per attivare formule di accoglienza non solo umane, ma intelligenti e misurate (…) nonostante una legislazione inadeguata e manchevole, che (…) ostacola reali ed efficaci percorsi di integrazione sociale dei giovani richiedenti asilo. Non so (…) a quali “flussi incontrollati” lei si riferisca, posso dirle che nella nostra città abbiamo contato annualmente una presenza media di 150 richiedenti asilo ospitati, in pratica l’equivalente di tre pullman di persone in un gruppo di quasi 35mila abitanti, se questa è un’invasione (…) credo abbiamo un qualche irrisolto problema dimensionale, ma soprattutto qualche attitudine all’iperbole che, purtroppo, fa solo pubblicità alla brutte cause. Annebbiare le antenne dei cittadini non è un’azione politica che mi sentirei di definire onesta, di sicuro non è un modo di agire che ci accomuna....”

Insomma, una lettera come da copione, da prima della classe che sa il fatto suo e deve purtroppo a avere a che fare con il barbaro, il disonesto, l’incompetente Salvini. Sembra un po’ la ex Presidente della Camera Laura Boldrini, sul molo di Catania che raccontava ai giornalisti quanto era incomptente il Ministro.

Peccato che Stefania Bonaldi il barbaro lo aveva in casa. Era  Ousseynou Sy, il 47enne senegalese che oggi ha dirottato un bus con 51 studenti delle medie  alle porte di Milano: in passato era stato coinvolto in casi di abusi sessuali su minori e guida in stato di ebbrezza. Questa mattina era alla guida di un autobus di linea della Autoguidovie di Crema. “Perché una persona con simili precedenti guidava un pullman per il trasporto di ragazzini?”, si chiede Matteo Salvini. E i Sottosegretari al Ministero dell’Interno puntano il dito contro il Comune di Crema che non avrebbe effettuato controlli sui lavoratori della società inacaricata del servizio di trasporto pubblico, scuole comprese.

Il comune di Crema si è schierato pubblicamente contro il Decreto sicurezza, ma la foga a favore dei clandestini gli ha fatto sfuggire i problemi reali” osservano ora Stefano Candiani e Nicola Molteni, “Una scuola si è ritrovata con uno scuolabus guidato da un senegalese con cittadinanza italiana con precedenti per violenza sessuale e guida in stato di ebbrezza. E oggi l’uomo ha dirottato il mezzo e gli ha dato fuoco. Poteva essere una tragedia. Ci attendiamo un rigoroso accertamento delle responsabilità per un affidamento così gravemente superficiale. Il sindaco non ha niente da dire?”.

Fonti: Il Corriere della Sera, Alanews

 

 

 

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