Sanremo, Bisio: “Ero nervoso”. Ma per Baglioni è “un buon inizio”

Claudio Bisio alla conduzione sbaglia tutto, poi si scusa. “Proverò a fare meglio”

Festival di Sanremo, la prima Conferenza post debutto riassume i punti centrali. E Bisio fa mea culpa

Bisio fa mea culpa sui suoi errori

Il Festival di Sanremo è ogni anno un salto nel buio, ad occhi chiusi. Non si sa mai dove si fa a finire e soprattutto, una volta preso il volo, diventa difficile gestire la caduta. Se si parte male, è difficile riprendere. Tutto sta alla prima puntata e i risultati della puntata di ieri sera, la prima di cinque, lasciano a desiderare.

Questa mattina, la prima Conferenza Stampa post Sanremo, ha tirato le somme del debutto. Claudio Bisio, in genere ricordato per la sua spontaneità e scioltezza, è sembrato, si legge sui social, come imbalsamato.E anche Claudio Baglioni è sembrato una presenza inutile, l’ultima ruota del carro in un carro che dovrebbe invece guidare. Bisio pare essersene reso conto, come riportato da La Stampa. Posso fare di più. Ero teso, non avevo neanche cenato”, ha commentato.

Poi, si è augurato un miglioramento: “La nostra parte è tutta in fieri, ci parleremo tra di noi e con gli autori perché secondo me è meglio, per me e Virginia, avere meno cose scritte. Vero, io ho condotto altre cose ma non c’entrano niente col Festival. Ho fatto errori e anche gaffe”.

Bisio, in quanto presentatore della kermesse è stato anche travolto dalle polemiche sui cachet, che avevano coinvolto già Baglioni e la Raffaele. I costi troppo alti pagati ai conduttori, ospiti e partecipanti non piacciono, specie se si pensa che quei soldi sono soldi pubblici, che sosteniamo noi cittadini con il canone.
Inizialmente si era parlato di un compenso di 450 mila euro per Bisio, cifra che sarebbe scesa di parecchio, arrivando a 250 mila euro.

Neanche per la Raffaele le cose sono andate meglio, una comica che ha difficoltà a stare nelle sue vesti, poco divertente e troppo rigida di fronte alla telecamera. “Se è una comica”, si chiedono sui social, “perché non fa la comica?”. Visto, tra l’altro, che Baglioni, che è un cantante, continua a gestire una conduzione cantando solo pezzi suoi. Insomma, potrebbe benissimo non spacciarsi per vesti di altri, ecco. “Faccio da parafulmine su polemiche e su ogni tipo di sciacallaggio che si fa attorno al Festival”, ha detto alla Stampa Baglioni. Le tensioni secondo me servono a lavorare, quando ci si chiude nel teatro per le prove poi non si pensa che a quello. Io mi sento responsabile di questo Festival e fin’ora tutto bene, mi sembra”.

“Sanremo è un rito, che sia giusto o sbagliato chiamare due comici a farlo, giudicatelo voi, ma è sicuramente un azzardo”, ha continuato Bisio. “Mi sono sciolto quando ho salutato Bocelli con la mano. Ero convinto fosse col figlio. Spero non gliel’abbiano detto! Poi mi sono sciolto. Mi hanno detto di tutto, per le mie giacche, ma erano di Etro e Armani”. Baglioni ha smorzato i toni: “Bisogna vedere se quelle giacche le fanno anche da uomo”.

Bisio ha anche commentato il monologo “comico” sulla questione migranti: “Il monologo? Volevo chiudere col sorriso ma non volevo fare gaffe. E’ stato il monologo più difficile della mia vita perché sentivo la pressione intorno. E’ venuta l’idea a Michele Serra, mio autore. Ma poi, io conosco Salvini. Nessun astio tra di noi. Ci siamo conosciuti in passato”.

La pressione, tanto per intenderci, c’era perché da quando alla Prima Conferenza Stampa i migranti sono stati tirati in ballo, tutti si aspettavano un’evoluzione della querelle. Ma, questa volta, possiamo solo che scherzare.

Fonte: La Stampa

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