Marta, 23 coltellate e polmoni lacerati ma il suo aggressore è libero: “Ora posso giocare alla Play” dice

L’aggressore di Marta Novello – accoltellata per la strada mentre faceva jogging – è stato scarcerato dopo solo un anno. Ma ci sarebbe stato un errore giudiziario alla base di questa rimessa in libertà.

Marta Novello è stata pugnalata non 23 ma 24 volte: oltre alle 23 coltellate che le sono state inflitte mentre faceva jogging, un’altra le è stata sferrata quando i giudici hanno rimesso in libertà il suo aggressore dopo solo un anno.

Tuttavia, a quanto pare, la scarcerazione del suo aggressore – un ragazzino oggi 15enne – sarebbe stato un errore giudiziario. La notizia della scarcerazione del ragazzo è delle scorse ore e ha spinto il Ministro della Giustizia Marta Cartabia a incaricare gli ispettori al fine di approfondire la vicenda e svolgere i necessari accertamenti preliminari. L’aggressore di Marta in questo momento si trova a Londra dove vive la madre. Ma cosa ha portato alla sua scarcerazione? Dopo una perizia psichiatrica che ne aveva confermato la capacità di intendere e volere,  il ragazzino era stato condannato in primo grado dal Tribunale dei minori a sei anni e otto mesi di reclusione. Le indagini avevano accertato che quel giorno del 2021, l’adolescente  era uscito di casa con l’intento di compiere una rapina per comprarsi della droga. Marta purtroppo si era trovata semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non vi era premeditazione, dunque: quello tra vittima e carnefice era stato – per così dire – un incontro del tutto casuale. Ma da questo incontro casuale Marta Novello ne uscì viva per miracolo: la ragazza subì danni gravissimi e solo grazie a diversi interventi è riuscita a sopravvivere.

Nell’aprile dello scorso anno – ad un mese dall’aggressione – la Corte d’appello di Venezia aveva ridotto la pena a cinque anni di reclusione per tentato omicidio e tentata rapina, confermando la prescrizione di sicurezza di due anni da scontare successivamente alla pena detentiva alla luce della sua pericolosità sociale. Però il 21 luglio scorso, in attesa del terzo grado di giudizio, il minore è stato scarcerato a Napoli per scadenza dei termini per la custodia cautelare in prigione. Avrebbero dovuto portarlo in una comunità lontana da Treviso ma qualcosa è andato storto. Non gli avrebbero notificato nulla. Il provvedimento, secondo quanto emerso finora, in realtà sarebbe stato emesso il 19 luglio, concedendo però tempo sino al 20 settembre per comunicarlo al diretto interessato. Ma nel frattempo il ragazzino non ci ha pensato due volte a lasciare l’Italia e a volare a Londra dalla madre. Prima di andare in Inghilterra, però,  il 15enne avrebbe fatto tappa per qualche giorno a Mogliano – Treviso – luogo in cui aggredì Marta solo in anno fa. La prima cosa che ha fatto appena gli sono stati aperti i cancelli del carcere di Napoli è stato ripristinare il suo profilo Instagram e avvisare gli amici che stava tornando nel trevigiano: “Sto tornando a giocare alla Play con voi”. Messaggio che è ben presto giunto alle orecchie dei genitori dei ragazzini i quali si sono addirittura rivolti al sindaco di Mogliano per chiedergli se era vero che l’aggressore di Marta Novello fosse stato rimesso in libertà.  Il primo cittadino,  in un primo momento,  smentì ma poi dovette ricredersi. Certi errori giudiziari pesano e possono dare vita anche a nuovi orrori.

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