Jennifer, mamma single, non trova casa: i proprietari non vogliono la sua bambina

Anno 2022, Italia: esistono condomini in cui, ancora, i bambini piccoli non sono i ben accetti. Jennifer, 36enne single, rischia di trovarsi in mezzo ad una strada.

Esistono leggi che obbligano i condomini ad accettare gli animali domestici. Purtroppo molti proprietari non storcono il naso di fronte a cani, gatti o conigli ma non vedono di buon occhio una mamma single con una bimba piccola.

E’ quanto sta accadendo a Jennifer, 36enne di Monza, trasferitasi a Firenze per questioni di lavoro. Insieme a lei viaggia Viola, la sua bambina di 11 mesi. Jennifer, in preda alla disperazione, qualche giorno fa ha pubblicato un appello sui social: “Ciao a tutti! Siamo Jenny e Viola, la mia bimba di 11 mesi. Stiamo cercando con massima urgenza una stanza in affitto a Firenze (o anche piccolo appartamento). Purtroppo molti proprietari non gradiscono bambini e sto avendo veramente tanta difficoltà a trovare un posto per noi. Vi assicuro che Viola è una bimba tranquillissima, non piange la notte e non crea nessun disturbo!!”. Al SOS della giovane mamma hanno risposto diverse altre donne che si sono trovate a vivere la stessa assurda situazione: non riuscire a trovare un alloggio per “colpa” dei loro bambini che, seppur educatissimi e tranquilli, non sono graditi in molti condomini. A ciò, tuttavia, si aggiunge un altro problema legale: un proprietario di casa farebbe molta più fatica a mandare via un inquilino moroso se questo ha dei figli minorenni. Per questo molti preferiscono affittare a persone sole o a coppie senza figli o con figli adulti.

Mamma Jennifer, in preda allo sconforto, ha raccontato alla Nazione: “Io sono originaria di Monza, ho quasi 36 anni e vivo a Firenze da alcuni anni. Convivevo con il mio ex compagno, poi però, quando sono rimasta incinta, ha deciso di lasciarmi, anzi di lasciarci da sole. Il mio ex compagno se ne è andato senza riconoscere la figlia, dunque non ricevo neppure un aiuto economico da parte sua. Poco dopo mi è capitata però un’altra disgrazia: nel momento in cui sono andata in maternità, sono stata pure licenziata. La proprietaria mi ha detto di lasciare casa quando sarebbe nata la bambina, perché, siccome la legge non li tutela, hanno paura di non poter avere più indietro la propria casa”. Per la 36enne, insomma, una disgrazia si è accodata all’altra. In tutto questo caos però è arrivata la gioia più grande: la piccola Viola. Una bambina sorridente e bellissima.

La piccola e la madre ora rischiano di restare in mezzo ad una strada. La donna, al momento non può nemmeno lavorare perché non ha nessuno a cui affidare la figlia e, ovviamente, non può permettersi una babysitter. Con la famiglia di origine non è in buoni rapporti e non riceve alcun aiuto da parte dei genitori. Per fortuna, avendo sempre lavorato, ha ancora qualche soldo da parte per pagare l’affitto e appena Viola potrà andare alla scuola materna, Jennifer conta di tornare subito a lavorare.  “Momentaneamente sono da una mia amica, ma anche lei fra due settimane ha bisogno della stanza. Quindi sono di nuovo a cercare un’altra sistemazione. Mi sono rivolta anche ai servizi sociali per cercare qualche alloggio mamma-bambino, ma per ora sono in lista d’attesa e i tempi, a quanto pare, non sono brevi. Sono stanca di dover cambiare casa con la bambina ogni quindici giorni. È pesante questa situazione. Sono sfinita da queste sistemazioni temporanee. Io e la mia bambina abbiamo bisogno di un tetto, dove vivere insieme senza la paura di dover cambiare alloggio ogni due settimane. Mi sento abbandonata a me stessa” – ha concluso Jennifer. Qualche tempo la stessa cosa accadde a Roma ad una ex attrice, Rosamaria Caputi. La donna, pur avendo una certa disponibilità economica, non riusciva a trovare casa. Il motivo? Il suo bimbo affetto da autismo.

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