Pavia, sentono dei colpi di arma da fuoco: pensionato 85 enne uccide il figlio della badante

Tragedia in provincia di Pavia. Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto. La madre, in quel momento, era nell’altra stanza.

Nessuno si era accorto di nulla. Solo dopo aver sentito i colpi del fucile la donna si è insospettita ed è corsa a vedere cosa stava accadendo ma ormai era troppo tardi per il figlio.

ANSA/ ANDREA FASANI/ARCHIVIO

Domenica 5 giugno, nel pomeriggio, a Gambolò – in provincia di Pavia – l’85enne Giovanni Vezzoli ha preso il fucile, regolarmente detenuto, e ha sparato al 43enne Thomas Mastrandrea. Quest’ultimo è il figlio della badante dell’anziano. Vezzoli, già condotto in carcere, ha reso dichiarazioni al pm di turno nel corso dell’interrogatorio che si è svolto nella notte alla presenza del suo difensore. Stando alle prime ricostruzioni dei Carabinieri di pavia, Thomas Mastrandrea intorno alle 18.30 di domenica pomeriggio si sarebbe diretto a casa di Vezzoli per intimargli di non dare più fastidio alla madre. A quando pare il 43enne sosteneva che l’85enne molestasse la donna che era stata assunta da Vezzoli per fargli da badante.

Tra i due uomini sarebbe scoppiata una discussione dai toni molto accesi e dalle parole, Vezzoli, sarebbe ben presto passato ai fatti: l’anziano avrebbe imbracciato il suo fucile da caccia e sparato al 43enne. In casa c’era anche la madre della vittima la badante. Tuttavia, la donna in quel momento si trovava in un’altra stanza della casa e, pertanto, non avrebbe assistito alla lite e sarebbe intervenuta solo dopo aver udito l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco. Thomas Mastrandrea si era sposato pochi mesi fa e abitava a Nicorvo con la moglie. Qualche tempo fa, a Novara, invece accadde il contrario: fu la badante a pugnalare l’anziano che accudiva da 3 anni. Secondo la donna, una 51enne di origini albanesi, l’uomo la molestava e – a suo dire – sarebbe addirittura arrivato a minacciarla con un coltello per ottenere rapporti sessuali. L’anziano, in effetti, aveva dei precedenti da codice rosso e diverse denunce da parte della ex moglie. L’uomo al momento dell’ aggressione si trovava infermo e in una condizione di fragilità. La badante si sarebbe accanita su di lui con 13 colpi di pugnale.

 

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