Un colpo di sonno ha ucciso Viridiana, ma non il suo. E l’hanno lasciata morire sull’asfalto

Viridiana amava correre, lo faceva anche in vacanza. Questa sua passione le è costata cara, troppo: travolta da un automobilista che non ha avuto nemmeno lo scrupolo di fermarsi per soccorrerla.

Viridiana Rotondi è stata lasciata sull’asfalto, agonizzante, in condizioni disperate, dall’automobilista che, domenica 29 maggio, nelle prime ore della mattina, l’ha travolta in via Madonna delle Grazie, a Cori, Latina. La 47enne romana si trovava lì assieme alla figlia – una bambina di 10 anni – per trascorrere qualche giorno di vacanza.

 

Purtroppo non c’è stato nulla da fare: dopo tre giorni in rianimazione, il cuore di Viridiana ha ceduto e la runner è spirata. Quando è arrivata all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina era già in condizioni gravissime. Presentava un trauma cranico, toracico, addominale, oltre alla frattura della colonna vertebrale e del bacino. La 47enne era uscita dall’agriturismo nella zona di Stoza, dove era andata con la figlia per andare a correre: la sua grande passione. Intorno alle 6.30  stata presa in pieno da una Nissan Qashqai bianca guidata da un 35enne. Il conducente non si è nemmeno fermato a prestare soccorso, e ha lasciato la donna agonizzante a terra. A chiamare i soccorsi erano stati due passanti che, diverso tempo dopo, hanno notato il corpo a terra, privo di sensi.

La runner era senza documenti, ma la denuncia di scomparsa presentata dal fratello la mattina stessa, ha consentendo ai Carabinieri di dare un nome alla donna portata in ospedale. I militari sono riusciti anche a risalire in pochissimo tempo all’identità del conducente dell’auto che ha investito Viridiana. Si tratta di  Luciano D.M., operaio classe 1987 incensurato:  stava rientrando a casa dopo una serata con gli amici. L’ uomo – ha dichiarato il suo avvocato – avrebbe avuto un colpo di sonno e si sarebbe svegliato a seguito dell’urto ma, avendo notato lo specchietto rientrato, avrebbe supposto di aver colpito una vettura e non già una donna. Negativi gli accertamenti sull’assunzione di alcol o droghe. L’operaio ora è indagato per omicidio stradale. Oltre ai familiari e alla figlia, piangono la perdita di Viridiana Rotondi anche tutti gli amici runners della società podistica Lazio Olimpia runners team. La 47enne, solo due settimane prima di morire, aveva preso parte alla mezza maratona Stramilano con il pettorale 1803, piazzandosi al 126esimo posto e chiudendo in 2 ore e 34 minuti. Si tratta della seconda tragedia in meno di due mesi che colpisce il centro sperimentale di cinematografia di Roma, dove Viridiana era funzionaria: il 19 aprile era scomparsa l’attrice Ludovica Bargellini.

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