Luca, il bimbo autistico deriso dalle maestre, costretto a cambiare scuola. La preside difende le docenti

Una storia davvero triste. Un bambino affetto da autismo preso in giro dalle sue stesse maestre. La famiglia del piccolo ha preferito cambiare scuola mentre le docenti sono ancora lì, al loro posto.

Il piccolo Luca, il bambino di Roma affetto da autismo deriso dalle sue maestre di sostegno, ha cambiato scuola. Mamma Silvia – una ragazza di soli 28 anni – è rimasta scioccata dopo essere venuta a conoscenza di una chat in cui le maestre del figlio lo bullizzavano e gioivano per la sua assenza quando il piccolo si era ammalato di Covid. Le maestre, addirittura, si auguravano che il bimbo rientrasse il più tardi possibile. La donna ha così deciso di non mandare più il bimbo in quell’istituto.

ANSA/NICOLA FOSSELLA/ARCHIVIO

Martedì 27 aprile Luca ha fatto il suo ingresso in una nuova scuola materna. Nonostante il bambino abbia 6 anni i medici hanno sconsigliato ai genitori di iscriverlo già alle elementari. Nella denuncia che mamma Silvia ha sporto ai Carabinieri dopo aver letto quei messaggi si rincorrono frasi che fanno rabbrividire: «Non disperiamo, magari torna miracolato», «Speriamo che non stia arrivando l’autistico». La donna – intervistata dal Messaggero – ha spiegato: “In queste settimane il bambino, restando a casa, è regredito moltissimo, stavamo crollando insieme ma non posso permettermelo. Mi auguro che in questi ultimi due mesi si possa trovare di fronte degli obiettivi da raggiungere a piccoli passi con il sostegno delle nuove insegnanti».

La famiglia di Luca ha intrapreso una battaglia legale per ottenere giustizia. Di certo le scuse tanto attese non sono mai arrivate e forse non arriveranno mai. Ma, quantomeno, Silvia vuole combattere affinché quello che ha subito suo figlio non lo debba più subire nessun bambino. “Nessuno si è scusato per quanto accaduto. La preside non ci ha invitato a ritornare a scuola, ci ha inviato una e-mail dopo che è scoppiato lo scandalo e c’erano delle informazioni sbagliate che negavano le responsabilità palesi dell’istituto. Se avesse voluto aiutare Luca, lo avrebbe potuto fare fin dal primo giorno quando sono andata a scuola per denunciare tutto“. Intanto mentre Luca ha dovuto cambiare scuola e compagni – con tutte le difficoltà che ogni cambiamento comporta per un bambino con lo spettro dell’autismo – le docenti che lo hanno deriso sono ancora lì. Chissà chi sarà la prossima vittima.

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