Navi da guerra e sottomarini nel Mar Ionio: Putin ora guarda all’Italia

Situazione sempre più allarmante: le navi da guerra russe sono già nelle nostre acque e si sospetta la presenza di sottomarini.

La guerra tra Russia e Ucraina sta già palesando le sue pesanti ripercussioni anche per il resto dell’Europa. L’Ue ha appena varato il quinto pacchetto di sanzioni contro Putin ma questo potrebbe solo inasprire ulteriormente una situazione già sul filo del rasoio.

ANSA/KREMLIN POOL

L’Italia in queste ore trema: nel Mar Mediterraneo le navi da guerra russe continuano a tallonare le flotte Nato e puntano verso le coste calabresi del Mar Ionio. Da un paio di mesi a questa parte l’incrociatore Varyag e il caccia Tributs stanno creando diversi problemi alle tre portaerei Nato: l’americana Truman, la francese De Gaulle e l’italiana Cavour. Le navi russe, non potendo raggiungere proprio il Mar Nero in quanto la Turchia ha chiuso il Bosforo all’attraversamento di navi da guerra, si trovano ad agire, dunque nel Mediterraneo.  Ma non è ancora tutto: secondo varie indiscrezioni, ci sarebbero almeno tre sottomarini russi – Kilo – nel bel mezzo del Mediterraneo simili a quello emerso al largo di Cipro. Resta da capire perché il sottomarino sia emerso visto che i Kilo – armati con i missili cruise Kalibr – sono soliti restare sempre immersi durante le loro missioni e, per di più, agiscono silenziosi. Va da sé che è necessario tenere alta la guardia poiché si tratta di mezzi militari dotati di missili cruise Kalibr.

Non è escluso che la Russia li voglia piazzare nelle nostre acque per colpire l’Ucraina: infatti, gli esperti hanno spiegato che, i missili potrebbero nuovamente colpire Kiev e dintorni da queste latitudini se lanciati dal Mar Ionio. Le navi ammiraglie possono invece contare su armi ancora più temibili, come i missili capaci di abbattere perfino le portaerei. Nel frattempo, nel Mar Nero, lo scorso 3 aprile diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv: chiaro segnale che Mosca ha nuovamente intenzione di mettere in atto un nuovo assalto lungo la linea costiera dell’Ucraina. Il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo Mikhail Popov  ha affermato che le navi statunitensi non torneranno nel Mar Nero nel prossimo futuro perché temono le mine ucraine. Il politico ha asserito: “Gli Stati Uniti non torneranno, non vogliono aiutare i loro amici europei che sono lasciati a faccia a faccia con i problemi che l’Ucraina continua a creare”.

 

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