Treviso, 84 enne legato e preso a pugni. Chiede aiuto, i vicini sentono, ma è tardi

Ennesima rapina che finisce in tragedia. La vittima aveva 84 anni e il rapinatore non si è risparmiato nell’accanirsi contro l’anziano.

ANSA/TONINO PORCU

i furti in appartamenti e villette sono ormai all’ordine del giorno, specialmente nelle grandi città. A essere presi di mira soprattutto gli anziani che spesso vivono soli e, quindi, sono bersagli più facili contro cui accanirsi.

E’ esattamente quanto accaduto a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso. La vittima si chiamava Adriano Armellin, aveva 84 anni ed è deceduto presso l’ospedale Ca’ Foncello a seguito di un violento pestaggio. L’anziano era stato violentemente picchiato durante un tentativo di rapina in casa ad opera di un giovane marocchino di 36 anni. Il povero 84enne è stato prima legato e poi pestato senza sosta. Quando è giunto in ospedale, Armellin versava già in condizioni drammatiche e nonostante tutti i tentativi dei medici di salvarlo, il 26 marzo si è spento. Le botte ricevute da un’uomo che aveva meno della metà dei suoi anni, sono state fatali per l’84enne. Il rapinatore gli aveva fracassato il cranio a colpi di pugni e bottigliate.

A trovare l’anziano è stato il figlio: arrivato nell’appartamento del padre lo ha trovato a terra legato. Immediata la corsa all’ospedale. Anche l’aggressore è finito al pronto soccorso: nel tentativo di darsela a gambe, è caduto da una finestra rompendosi una gamba. Il 36enne ora è piantonato dalle forze dell’ordine a Conegliano. Il rapinatore si sarebbe introdotto nell’abitazione di Armellin, che viveva solo, attorno alle 20 della sera: dopo aver preso pugni e a calci l’anziano, ha afferrato un oggetto e lo ha usato per ferirlo in modo da agire indisturbato nello svuotare la casa. Ma gli è andata male perché Armellin ha iniziato ad urlare, attirando l’attenzione del vicino. A quel punto l’aggressore ha cercato di fuggire dal tetto della casa ma i vicini avevano già chiamato i Carabinieri che, arrivati in pochi minuti, hanno arrestato il giovane. Qualche tempo fa, invece, a Brescia, ad avere la peggio fu il rapinatore che fu colto da un malore dopo aver compiuto il furto. Paradossalmente a soccorrerlo fu proprio l’uomo derubato che, vedendo il ladro cadere a terra mentre scappava, non esitò a chiamare i sanitari del 118.

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