Roma, madre e 17 enne abusati dai coetanei del figlio. E dopo pretendono che lei prepari da mangiare

Sabato da incubo per una famiglia: violenze, minacce e abusi sessuali senza interruzione. 

Emergono nuovi dettagli sullo stupro avvenuto a nella periferia di Roma nella notte tra sabato 19 e domenica 20 marzo. Uno dei due stupratori, dopo aver abusato anche della madre del 17enne, in segno di ulteriore sfregio ha preteso che la donna cucinasse per lui. Lo stupratore ha preteso che la vittima gli preparasse un toast.

ANSA/CARABINIERI POOL

Dopo che mi hanno violentata hanno voluto mangiare, gli ho dovuto fare un toast al prosciutto cotto“- ha raccontato la donna, una 50enne, ancora sconvolta, agli inquirenti. I due adolescenti tunisini – uno di 17 e l’altro di 18 anni – avevano aggredito il figlio adolescente mentre stava tornando alla propria auto – una Minicar – dopo aver trascorso la serata con gli amici. Per terrorizzarlo gli avevano detto:  “Vedi questo coltello è sporco di sangue perché lo abbiamo usato per uccidere un poliziotto questa sera, non abbiamo paura di ammazzare anche te“. Così il ragazzo è stato costretto a spogliarsi e a dare ai due tutto quello che possedeva mentre veniva violentato da entrambi. Dopo avergli preso cellulare e essersi fatti consegnare i pochi euro che aveva in tasca, i due hanno costretto il ragazzino a salire in auto con uno di loro per tornare a casa a prendere altro denaro.

Ed è proprio in casa che gli orrori hanno avuto inizio. Nell’abitazione, sabato sera, era presente solo la madre del ragazzino: il padre si trovava a Milano. I due tunisini si sono accaniti sia contro il figlio che contro la donna.  La madre ha subito consegnato ai due aguzzini 250 euro in contanti ma i due volevano qualcosa da potersi rivendere, un rolex che però aveva portato con sé il marito a Milano. Allora hanno deciso di vendicarsi e violentare anche la donna: una mamma, una signora di 50 anni che avrebbe potuto essere loro madre. La vittima, ancora sconvolta, ha raccontato: “A un certo punto uno di loro due mi ha detto: ‘Vieni con me, ti devo dire una cosa segreta, in privato’. Quel ragazzo mi ha puntato il coltello, mi ha preso la mano, ha iniziato a strusciarsi. Io ho provato più volte ad allontanarmi, a un certo punto non ce l’ho fatta più”. Dopo l’abuso e il toast, i due sono risaliti sulla Minicar del 17enne intimandogli di accompagnarli dove volevano. La madre – rimasta sola nell’appartamento – nonostante la violenza appena subita, ha trovato la forza e il coraggio di chiamare subito il 112 e poi il marito. L’uomo, in contatto con la Polizia, da Milano, ha iniziato a seguire gli spostamenti della Minicar su cui i due viaggiavano attraverso il Gps del telefono del figlio e poco dopo sono stati messi in manette. “Volevamo solo divertirci, era sabato sera” avrebbero detto agli agenti.

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