Ci sono voluti tre anni per capire cosa si nascondeva dietro la scomparsa misteriosa di un agricoltore palermitano.
Carlo Domenico La Duca scomparve nel nulla il 31 gennaio 2019. Ci sono voluti oltre tre anni per capire cosa si nascondesse dietro la scomparsa misteriosa dell’agricoltore 38enne di Palermo. Tre anni fatti di appelli in trasmissioni televisive ma anche di indagini, intercettazioni, analisi dei tabulati e delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, assunzione di informazioni e acquisizioni informatiche e documentali. E alla fine sono finite in manette due persone che erano molto ma molto vicine al 38enne scomparso. Dopo tre anni i Carabinieri del Reparto territoriale di Termini Imerese hanno messo le manette ai polsi Pietro Ferrara, operaio di 57 anni e Luana Cammalleri di 36 anni. L’accusa è di omicidio e soppressione di cadavere. I due erano il migliore amico e la moglie della vittima. Da anni erano amanti e per questo avevano deciso di sbarazzarsi del terzo incomodo senza passare attraverso un regolare divorzio.
Pietro Ferrara e la moglie dell’agricoltore avevano pianificato da tempo l’omicidio di La Duca. Avevano organizzato tutto nei minimi dettagli per assicurarsi di passarla liscia. Stando alle ricostruzioni i due amanti avrebbero attirato la vittima nel terreno di proprietà dell’amico e qui lo avrebbero ucciso. Poi avrebbero portato l’auto del 38enne a circa 12 km di distanza dal luogo del delitto per depistare le indagini degli inquirenti. I due si sono supportati fino all’ultimo negando tutto e, per non essere scoperti, spesso hanno utilizzato utenze segrete per tenersi in contatto tra loro. Un piano quasi perfetto, insomma. Tuttavia le indagini hanno permesso di smantellare l’alibi dei due amanti killer. Il corpo dell’agricoltore non è ancora stato trovato e i due non hanno ancora rivelato dove lo hanno nascosto. E’, invece, crollato subito Diego Gugole, il 25enne di Vicenza che ha ucciso a colpi di pistola la madre e il padre. Il giovane, dopo essere andato al bar a guardare la partita, si è reso conto che non sarebbe riuscito a tenere a lungo nascosti i cadaveri dei genitori e, pertanto, si è recato spontaneamente dai Carabinieri e ha confessato il duplice delitto.