Ricciardi addio, con la fine dell’Emergenza verrà liquidato: così i casi risaliranno, dice lui

Lo Stato di Emergenza terminerà il 31 marzo, lo ha confermato il Governo Draghi al termine della riunione di giovedì 17 marzo. Importanti novità per tutti.

Addio Stato di Emergenza, non verrà prorogato oltre il 31 marzo. La conferma è arrivata da Palazzo Chigi al termine della riunione di giovedì 17 marzo. La fine dell’Emergenza comporterà importanti novità per il Paese, in special modo per chi non è vaccinato e, dunque, non ha il Super Green Pass. Infatti a partire dall’1 aprile il Pass rafforzato non verrà più richiesto alle persone con 50 anni o più per poter lavorare: tuttavia, fino al 30 aprile, dovranno essere muniti del Green Pass base, quello che si ottiene anche solo con un tampone rapido. Fino alla fine dell’anno, invece, vaccino obbligatorio per chi lavora nelle case di riposo e per il personale sanitario. Il Green Pass base sarà obbligatorio fino al 30 aprile anche per accedere alle mense, per partecipare ai concorsi pubblici e per andare a trovare qualcuno in carcere, per salire sugli aerei e sui treni a lunga percorrenza. Sarà, invece, abolito per i mezzi del trasporto pubblico locale come autobus, metropolitane e tram. Dal primo giorno di aprile la capienza degli stadi tornerà al 100% e per accedervi sarà richiesto il Green Pass base: dunque potranno tornare ad accedervi anche persone non vaccinate. Fino al 30 aprile permarrà l’obbligo d’indossare la mascherina al chiuso.

Ma non è tutto: una delle novità più importanti è che, con la fine dello Stato di Emergenza verrà sciolto il Comitato Tecnico Scientifico e cadranno tutte le strutture legate all’Emergenza, tra cui la figura del generale Paolo Francesco Figliuolo il quale, tuttavia, non ha battuto ciglio. Chi, invece, si è espresso con tono di biasimo verso le decisioni del Governo è stato il virologo Walter Ricciardi, membro del Comitato Tecnico Scientifico e consulente del Ministro Roberto Speranza. Il compito di Ricciardi si è esaurito ma il medico non sembra essere d’accordo. In particolare l’esperto non è d’accordo con l’eliminazione delle mascherine al chiuso e con l’abolizione del Super Green Pass: “Se eliminiamo le mascherine al chiuso corriamo il rischio di un’ondata importante tra giugno e luglio. Le mascherine devono restare come deve restare il certificato verde. Non è che se gli altri Paesi europei sbagliano allora dobbiamo sbagliare anche noi” – ha sottolineato l’ormai quasi ex membro del Cts.

 

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