Paziente lasciato sei ore in attesa al Pronto Soccorso. Muore prima di capire cosa aveva

Un caso di presunta malasanità che ha portato al decesso di un uomo di 55 anni. Purtroppo non è l’unica vicenda di questo tipo.

Getty Images/Scott Eisen/Archivio

In Italia, come nel resto del mondo del resto, non si muore solo di Covid. Il virus non ha cancellato le altre patologie. Eppure, da due anni a questa parte, sembra che l’infezione abbia monopolizzato la scena sia sanitaria sia politica. Così accade che, talvolta, i pazienti non Covid vengano trascurati e, a volte, può finire in tragedia. A Bari un uomo di 55 anni è morto in attesa di essere visitato. Arrivato al Pronto Soccorso del Policlinico d’urgenza con un’ambulanza, è stato lasciato ben sei ore ad attendere. Ma il suo fisico non ha retto ed è spirato prima che i medici capissero di cosa si trattava.

L’uomo aveva ricevuto un trapianto di fegato quindici anni fa. Quella sera aveva accusato  un malore con battiti accelerati e debolezza tale da non riuscire ad alzarsi dal letto. I familiari hanno subito chiamato i sanitari del 118 che vista la situazione di gravità lo hanno  trasportato al nosocomio di Bari. Ma qui il malore del 55enne è stato forse sottovalutato e il poveretto è  stato lasciato attendere  finché non è morto. Infatti solo dopo sei ore un medico lo ha visitato ma l’uomo è deceduto in attesa che gli venissero comunicati i risultati per capire a cosa fosse riconducibile il suo malore. La moglie della vittima ora ha sporto denuncia per presunti ritardi nella presa in carico del marito da parte dei medici del Pronto Soccorso: “Aveva dolori tali da non riuscire ad alzarsi“- ha raccontato la donna. La Procura di Bari ha già aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti. Purtroppo non è il primo caso di questo tipo. Qualche giorno fa a Milano è morto un bambino di 4 anni. Il Piccolo accusava dolori fortissimi alla pancia, da giorni piangeva e vomitava ma i medici del Policlinico lo hanno rimandato a casa pensando non fosse nulla di serio. Quando, riportato d’urgenza in ospedale, uno specialista si è deciso a visitarlo, la situazione era troppo grave e il piccolo è stato stroncato da una peritonite acuta con perforazione.

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