Operai non vaccinati sospesi da lavoro: i colleghi si autotassano per aiutarli

Una bellissima storia di solidarietà tra colleghi che per anni hanno lavorato fianco a fianco. A dimostrazione che vaccinati e non vaccinati possono convivere pacificamente.

Getty Images/Chris Mc Grath/Archivio

Negli ultimi mesi, purtroppo, la società si è divisa tra vaccinati e non e, spesso, non sono mancati episodi di scontro ed esclusione. Ambo le parti si sono talvolta arroccate sulle proprie posizioni. Non sono mancate proposte assurde e scioccanti da parte di esponenti politici come Antonello De Pierro, un assessore di Roccagiovine – città metropolitana di Roma – il quale, mesi fa, ha avanzato l’idea di dotare le persone non vaccinate di un segno di riconoscimento in modo da poterli evitare come fossero untori. Eppure nessuno studio ha mai dimostrato che i non vaccinati possano contagiare di più dei vaccinati. All’Avio Aero del polo aeronautico di Torino invece, sta andando in scena un bellissimo esempio di solidarietà tra persone che hanno fatto scelte diverse: gli operai vaccinati hanno scelto di autotassarsi per aiutare i colleghi non vaccinati che dal 15 febbraio verranno sospesi e resteranno senza stipendio perché sprovvisti di Super Green Pass.

Gli operai sono gli stessi che hanno protestato ad ottobre contro l’introduzione del Green Pass per poter lavorare. Quello sciopero, tuttavia, ebbe vita breve perché nessuno poteva permettersi di rimanere senza stipendio. E a ottobre, in ogni caso, si trattava del Green Pass base, ottenibile anche solo con un tampone rapido ogni 48 ore. Ma dal 15 febbraio tutti i lavoratori dai 50 anni in sù, per poter continuare a svolgere il proprio mestiere, dovranno essere dotati del Super Green Pass che si ottiene o con il vaccino o con la guarigione dal virus. Così è nata l’idea di una cassa di mutuo aiuto che andrà a sostenere i lavoratori di tutti i settori. I primi fondi andranno ai lavoratori sospesi da più tempo, quelli del settore della sanità o della scuola. Quella dell’Avio  non è l’unica iniziativa solidale nei confronti di chi ha scelto di non vaccinarsi. Qualche settimana fa, su Telegram, è stato creato un canale per la raccolta di un fondo solidale per i lavoratori non vaccinati lasciati a casa senza retribuzione. Ad oggi il canale conta soltanto 36 membri ma l’obiettivo è quello di far crescere il gruppo per raccogliere più fondi a favore di persone che non possono più lavorare e, spesso, hanno una famiglia da mantenere. Il rischio più grosso che si vorrebbe evitare è che molti, pur di non perdere il lavoro, s’infettino di proposito in modo da ottenere il lasciapassare. Non manca chi organizza Covid party per tale scopo.

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